Sabato 20 Aprile 2024

Neppure Pep fa il Guardiola

Italo Cucci

Guardiola-guardiolismo: siamo alla fine di un amore? Si era già capito che il valoroso Pep, cresciuto e ammaestrato in Italia - addirittura da Mazzone - privato di Messi si era aggiornato al campionato inglese che al Tikitaka neppure fa caso. Eppure i guardiolisti ad oltranza hanno cercato di spacciare la vittoria di misura del City sull’Atletico Wall di Simeone come l’ennesimo trionfo del Giochismo sul Risultatismo, nemmeno fossimo in Italia a discutere fra sarristi e allegroni (a questo siamo ridotti, a neologismi da terza elementare, noi eredi del Vate e del Gioann Brera che appena ieri ho rivisitato per una sua battuta in latino scritta sul Giorno che diceva tutto a proposito dell’eterna sfida fra qualunquisti e difensivisti : “Masturbatio ne facit liberos ne quidam goles”).

Alla vigilia del match di Champions Guardiola aveva addirittura redarguito i suoi polli dicendo che solo gli stupidi potevano affermare - more solito - che "Pep contro Cholo significa attacco contro difesa". E infatti il City si rassicura con Joao Cancelo, Stones, Laporte e Ake davanti all’ipotesi del contropiede dei colchoneros, mentre tiene in armi Sterling, Gundogan, Mahrez e il grande De Bruyne alle spalle di Bernardo Silva mistificando calcio champagne.

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