Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, la prima sconfitta non toglie il sorriso

La spunta il Liverpool con i gol di Salah e Nunez nel finale, ma la vittoria del girone è degli azzurri: ora gli ottavi per sognare ancora tra le big

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di Paolo Franci

La striscia di vittorie di fila si ferma qui, ma il ko di Anfield non guasta l’impresa dei ragazzi di Spalletti, che tutto avrebbero meritato tranne che la sconfitta, la prima in stagione. Perchè proprio nel tempio Reds il Napoli mostra una sicurezza che si traduce nel meritatissimo primo posto nel girone - per differenza reti - al cospetto di una delle regine d’Europa anche se dalle vesti sgualcite. I due gol del ko di Salah e Nunez sono arrivati nel finale su calcio piazzato praticamente in fotocopia, la stessa situazione che aveva mandato Ostigard in paradiso, prima che il Var beccasse un gomito in fuorigioco.

Non solo l’investitura di Klopp, che vede il Napoli in finale di Champions. E non solo i numeri, che raccontano mondi pazzeschi: 13 vittorie di fila prima del match di Anfield, il primo posto nel girone blindatissimo - il Napoli dovrebbe perdere 4-0 per farsi scavalcare dai Reds - e quei 20 gol europei che ne fanno, udite udite, la squadra che ha segnato di più in Champions League fin qui e quella che ha tirato di più in porta col Bayern. Semmai, c’è quel modo di scendere in campo in uno dei templi più ammirati e temuti del pallone mondiale, come se fosse un allenamento settimanale. Ecco, è qui il l’essenza del lavoro di Spalletti: il Napoli gioca e prova a vincere a prescindere e in ogni caso è talmente consapevole di se stesso dal non temere totem, feticci o giganti come lo sono il Liverpool e Anfield.

E così Spalletti se la gioca con un centrocampo in modalità ’muscle’ con Anguissa, Stan Lobotka e Dombele tutti insieme. Un messaggio chiaro ai Reds: a centrocampo vogliamo comandare noi. Ostigard vicino a Kim ostenta e dispensa certezza. Là davanti Politano e Kwara con SuperOsimhen. Dall’altra parte Jurgen Klopp ha le sue magagne e la stagione che sta vivendo lo dimostra. In Premier la vita è triste, con quei 5 punti appena dalla zona retrocessione. Oltre agli assenti (Luis DIaz, Diogo Jota, Arthur, Matip, Keita) ci sono tanti, troppi giocatori protagonisti di una stagione negativa. Da Alexander-Arnold beccato anche dai tifosi, ad Alcantara fino a Van Dijk, sono pochi i Reds all’altezza. Il Napoli lo sa, entra in campo per prendersi il centrocampo rischiando solo in avvio e a metà tempo. La ripresa si accende con il secondo gol di Ostigard in Champions in due partite: capocciata su punizione di Kvara ma il Var strozza la gioia del gigante spallettiano. I Reds ci provano ma sembrano una vite spanata: girano, girano e non arrivano mai, fino a quei maledetti calci piazzati che si traducono nel paradiso.