Giovedì 18 Aprile 2024

Napoli-Juve stavolta si gioca e per Gattuso forse è decisiva

Il tecnico in bilico ha 8 giorni per ritrovare la fiducia di Adl. Prima la semifinale di Coppa, poi il big-match e l’Europa

Ottovolante o QuarantOtto? E’ l’estrema sintesi della settimana ’allargata’ di Rino Gattuso che in otto giorni - dalla semifinale di coppa di domani con l’Atalanta alla sfida di sabato con la Juve in campionato, fino ai 16esimi di Europa League con il Granada - si gioca la panchina del Napoli. La crisi, dopo l’ennesimo ko, il settimo in campionato, è bruciante. E, per il ritorno di Coppa contro Gasp, i presupposti non sono certo incoraggianti dopo la brutta prova dell’andata, chiusa sullo zero a zero solo per gli errori sotto porta dell’Atalanta. Aldilà di amnesie e fragilità della squadra, sulla crisi di Gattuso - comunque, in questo strano campionato, resta a tre punti da Roma e Lazio con una gara da recuperare - pesa come un macigno la discutibile gestione del caso Milik, alla luce dei continui ko di Mertens e, soprattutto, di Osimehn, fin qui utilizzato ad emissione zero, o quasi. E per quanto si possano inventare falsi nove o far perno sul volenteroso Petagna, per vincere le partite, banale ricordarlo, servono gli attaccanti che fanno gol, anche se poi il Napoli ha segnato quanto il Milan, pur con due goleade (6 reti ciascuna) contro Genoa e Fiorentina che ’drogano’ la distribuzione del dato sotto porta. Il clima, poi, è quello che è. De Laurentiis ha rinnovato la fiducia a Gattuso, ma l’il talent show per il prossimo allenatore del Napoli è già in piedi. L’ultima tentazione di Aurelio è Juric, il ’piccolo Gasperini’ che a Verona sta facendo meraviglie. Poi, i soliti nomi, tutti ex: Benitez, Zarri, Mazzarri.

Intanto, Manolas è ko per la distorsione alla caviglia rimediata a Marassi, non una notizia banale per il greco, protagonista nella seconda miglior difesa del torneo. Soprattutto se ti manca Koulibaly per Covid. Quindi, la coppia centrale dei prossimi otto giorni sarà Maksimovic-Rrahmani. Altri non ce ne sono, a meno che Rino non torni all’idea di Di Lorenzo centrale.

p. f.