Musetti-show: battuto Paire a Miami Avanti anche Sonego, ora tocca a Sinner

Non si ferma il 19enne toscano che già aveva stupito ad Acapulco. Jannik sfida Khachanov per gli ottavi

L’Italia del tennis conferma in Florida di attraversare un bel momento, e di poter sperare in grande. Esordio positivo, direttamente al secondo turno, per Lorenzo Sonego nel "Miami Open", primo Atp Masters 1000 stagionale che si sta disputando - in parallelo col torneo femminile Wta 1000 – sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium.

Il 25enne torinese, n.34 del ranking, ha superato ieri per 6-4 7-6(5), in un’ora e tre quarti di gioco, lo statunitense Bjorn Fratangelo. Il torinese n. 34 al mondo si giocherà l’ingresso negli ottavi di finale con il colombiano Daniel Elahi Galan che ha battuto l’australiano Alex De Minaur in tre set con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-4.

E dopo il piemontese è stato il turno ieri di Lorenzo Musetti (nella foto), astro nascente azzurro classe 2002. Il 19enne di Carrara ha superato il francese Benoit Paire, n.33 Atp e 23esima testa di serie 6-3 6-3 in un’ora esatta di gioco. Musetti al terzo turno – per la seconda volta in un "1000" dopo Roma lo scorso anno, dove raggiunse gli ottavi e si mostrò con tutto il suo talento al grande pubblico del tennis – attende il vincente del confronto fra il cileno Cristian Garin, n.20 Atp e 13 del tabellone, e il croato Marin Cilic, n.45 del ranking. Un altro esame molto duro, ma non potrebbe essere altrimenti nell’avanzare del primo Masters 1000 dell’anno. Del resto, il tennista nato a Carrara sta già bruciando le tappe visto che è il più giovane al mondo tra i top 100 e che ha già battuto un top 10, Schwartzman, al torneo di Acapulco. Davvero tutto parla a favore del giovanissimo toscano, che a una grande consistenza fisica abbina un talento puro e anche un certo estro. Affascina il suo efficacissimo rovescio a una mano, colpo sempre più raro cui campi dell’Atp.

Nella tarda serata di ieri è sceso in campo Fabio Fognini contro Sebastian Korda, mentre oggi ai sedicesimi tocca a Jannik Sinner, contro il russo Karen Khachanov, testa di serie numero 14. E anche quando c’è di mezzo il rosso altoatesino, così come per Lorenzo, sognare ormai non è più un’opzione ma un obbligo.

Paolo Grilli