Martedì 23 Aprile 2024

Muro De Ligt Aké fatica Perin pronto

PERIN 6,5. Qualche brivido di troppo quando si disimpegna coi piedi, sempre pronto tra i pali.

DANILO 6. Anche nei tre di difesa va valere la sua lucida prestanza. Duttilità d’oro in questa Juve rabberciata.

DE LIGT 6,5. Rimbalza Piatek senza complimenti: con Vlahovic forma un asse formidabile da un’area all’altra.

DE SCIGLIO 5. Riadattato a centrale, mostra qualche errore di posizionamento e ansie crescenti: Ikoné diventa un incubo.

AKÉ 5. Soffre tanto Saponara e non si affaccia mai nell’area viola. Sostituito. Ma era un primo esame tostissimo.

LOCATELLI 6. Soluzioni di pregio alternate a qualche pausa in una mediana che ribolle. Arretra molto per costruire.

ARTHUR 6. Avvio di gran lena, tamponando e ripartendo: poi scala marcia e non lascia tracce memorabili.

RABIOT 5,5. Da interno non trova spiragli: una gara al piccolo trotto, nobilitata solo nel finale dal mezzo assist a Cuadrado.

PELLEGRINI 6. La personalità non gli difetta, è sempre nel vivo del gioco e con soluzioni interessanti. Ma come tutta la squadra rimane poi spesso imbullonato dietro la linea della palla.

VLAHOVIC 5. A guastargli la serata non sono i 10mila fischietti sfoderati dagli ex tifosi per assordarlo, ma i due miseri passaggi utili confezionati per lui. Vorrebbe spaccare il mondo ma quasi scompare. Si crea ma non sfrutta una mezza palla gol.

KEAN 5,5. Da assistente di Vlahovic ne soffre identici intralci. Un paio di sponde interessanti e di sgasate. non c’è altro nella sua serata fiorentina.

All. ALLEGRI 6. Juve sotto ritmo e sotto traccia, in confronto a quella più recente. Raccoglie senza creare. Ma le tante assenze e gli impegni ravvicinati non raccomandavano assalti all’arma bianca.

Cuadrado 7. Alza i giri della squadra. All’80’ cerca il gol ignorando i compagni, si rifà innescando l’autogol di Venuti: decisivo come in campionato.

Morata 6. Prova a dare la scossa.

Voto squadra 6.

Paolo Grilli