Martedì 23 Aprile 2024

MotoGp Thailandia, le pagelle di Riccardo Galli

Dal 10 e lode di Marquez, campione del mondo, al 4 e mezzo di Rossi

MotoGp, Valentino Rossi in Thailandia (foto Ansa)

MotoGp, Valentino Rossi in Thailandia (foto Ansa)

Roma, 6 ottobre 2019 - MotoGp Thailandia 2019, le pagelle di Riccardo Galli.

Marc Marquez, 10 e lode

Chiude la stagione a un giro e mezzo dalla fine del Gp. Straordinario. Semplicemente straordinario. Ha annullato la stagione 2019 da subito, ha annientato prima le ambizioni delle Ducati, poi ha mandato Valentino all’inferno. E in Thailandia con quei due sorpassi al limite, ha lanciato il primo messaggio forte e chiaro anche a Quartararo che sarà il suo vero rivale nel futuro prossimo. Complimenti, Marc.

Fabio Quartararo, 9,5

Una prestazione che lo consolida nella veste di pilota del futuro della Yamaha. Della Yamaha segnata dai dubbi su Vinales e la precarietà di Valentino. Quartararo è forte è lo sta dimostrando con classe e prepotenza. Cede alla cattiveria di Marquez, ma dovrà imparare ad affrontarla.

Maverick Vinales, 8,5

Il podio, il terzo posto sul podio, inganna un po’. In realtà la sua è stata una prestazione  coraggiosa e concreta, segnata da una partenza che sarebbe dovuta essere migliore e che lo ha costretto a rincorrere i due fuggitivi, Quartararo e Marquez. Ma quanta grinta, Maverick.

Alex Rins, 7

Bravo, attento e coinvolto alla grande nella crescita delle Suzuki. Sfrutta tutte le situazioni favorevoli e si affaccia in una zona della classifica che lascia intravedere ottimi segnali di crescita. Rins e la Suzuki sono già una bella realtà e lavorano per darsi continuità.

Franco Morbidelli, 6,5

Forse la fase delicata di questo suo anno è finita. Fa vedere sprazzi di guida da top rider, poi finisce  per inguaiarsi da solo quando avrebbe invece avuto la possibilità di fare il passettino in avanti  giusto. Crescerà il Morbido. Basta studiare e applicarsi.

Jack  Miller, 6

Il piazzamento finale non serve, ma resta da tenere bene impressa la prestazione in una giornata segnata dall’andicap di partire di rincorsa con la sua Ducati Pramac ed essere riuscito a ‘scavalcare’ i disagi di un via dalla corsia dei box e mettersi alle spalle calibri come Iannone e Lorenzo.

Aleix Espargaro, 5

Avrebbe meritato di più, molto di più. Per il suo sentirsi bene su una Aprilia che sembra davvero sulla strada giusta. Sta bene nella battaglia dei primi 10 fino a quando… zac, ecco di nuovo la sfortuna sull’orizzonte. Peccato, ma i segnali incoraggianti sono tanti.

Andrea Dovizioso, 5

Finisce qui anche il suo 2019. Quello che doveva essere l’anno del riscatto, del sogno Ducati, dello sgambetto a Marquez. Peccato perché la Desmo doveva far sognare e invece lascia sulla pista un’altra occasione. La prova del Dovi? Poca cosa rispetto a quando avrebbe dovuto fare per arginare Marquez.

Valentino Rossi, 4,5

Tanti, troppi, problemi e ancora una volta laggiù, lontano da tutto da tutti e con una Yamaha che continua la sua vita a doppia faccia. Buona, buonissima quella di Quartararo e Vinales, orribile la sua. Il momento pià brutto? L’allungo della Suzuki di Rins.

Jorge Lorenzo, 3

E’ il primo invitato alla festa mondiale del compagno di team, ma Jorge starebbe molto più volentieri a casa. E’ andata in scena una nuova prestazione anonima, da ragazzo alle prime armi, da timido pilota che si affaccia nella MotoGp. Marc è il re, lui all’inferno. Un disastro.