Mercoledì 24 Aprile 2024

MotoGp, Martin duro con Marquez: "Chiedere scusa non basta più"

Il pilota della Ducati coinvolto a Portimao nell’incidente di Marquez con Oliveira: è polemica per lo stile di guida dell’otto volte campione del mondo

Jorge Martin e Marc Marquez

Jorge Martin e Marc Marquez

Non si placa la polemica attorno a Marc Marquez. L’incidente scatenato dall’otto volte campione del mondo durante il gran premio di Portogallo ha mandato su tutte le furie diversi piloti, soprattutto quelli coinvolti. Una staccata azzardata del pilota Honda ha portato prima al contatto con Jorge Martin, che ha perso tante posizioni e si è successivamente ritirato, poi alla carambola con l’incolpevole Miguel Oliveira, steso mentre stava effettuando il tornantino a destra. Lo stile aggressivo di Marquez comincia a creare tanti, troppi, malumori tra i colleghi ed è proprio Jorge Martin a spendere le parole più dure nei confronti dell’ex campione del mondo.

Martin: "Le scuse non bastano"

Marc Marquez comunque ha patito le conseguenze più bravi dall’incidente con la frattura alla mano che lo ha costretto all’operazione e al forfait per il gran premio di Argentina che si svolge domenica. Niente di rotto invece per Miguel Oliveira nonostante la forte botta alla gamba destra. E’ andata un po' peggio a Jorge Martin con la frattura di un dito del piede che lo mette in forte dubbio per il weekend sudamericano. E il pilota di Ducati Pramac non le manda a dire: “E’ la seconda volta che mi butta giù - il suo attacco - Mi ha rovinato due gare mentre io a lui nessuna. Penso che chiedere scusa a piloti e pubblico non basti più”. Per Marquez la sanzione è stata un doppio long lap penalty da scontare nel prossimo gran premio, segno che la direzione gara ha colto la sua totale responsabilità per l’incidente. Martin svela anche un retroscena prima del via del weekend portoghese: “Il giovedì prima di Portimao è stato l’unico a lamentarsi di alcune cose - il racconto di Martin - Quando davanti ci sono dei piloti bisogna rispettarli e in quel punto si deve andare all’esterno, ma lui vuole sempre fare il contrario. Nella riunione del giovedì è stato l’unico a lamentarsi delle possibili penalità ed era chiaro a tutti che in gara sarebbe successo questo”. E mentre Marquez salterà il gp di Argentina, Martin cercherà il disperato recuperato in meno di una settimana.

In casa Honda, ovviamente, si prova a scagionare il pilota dalle intenzioni di tentare un sorpasso azzardato e con noncuranza dell’incolumità degli altri piloti: “Marc aveva l’anteriore dura e non era in temperatura - la spiegazione del responsabile del team Repsol Alberto Puig - Quando ha frenato la gomma si è bloccata e quando ha lasciato il freno la moto è andata avanti di inerzia. Non ha potuto fare niente per evitare la collisione e non era sua intenzione sorpassare in quel momento anche perché non era a portata di mano”. Che fosse volontario o meno il tentativo di sorpassare poco importa, perché lo strike è stato servito e più di un pilota ormai non sopporta lo stile aggressivo di Marc, costretto a rischiare più del dovuto per tenere a galla una Honda meno competitiva di altre moto e con una strada di sviluppo smarrita da un paio di stagione. In Argentina non ci sarà, ma quando tornerà in pista che rapporto ci sarà con i colleghi? 

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