Martedì 23 Aprile 2024

MotoGp Aragon 2019, Marquez super favorito. Quartararo l’outsider

Lo spagnolo dominatore del weekend, il francese lo insidia: Rossi e Vinales ci provano per il podio, indietro Dovi

Marc Marquez

Marc Marquez

Aragon, 21 settembre 2019 – Potrebbe essere un monologo il gran premio di MotoGp di Aragon. Marc Marquez, già vincitore quattro volte su questo tracciato, non solo partirà in pole position ma dovrebbe produrre una gara di testa con possibile fuga sugli avversari. Il più pericoloso è il solito ‘diablo’ Fabio Quartararo.

FUGA, POI LE YAMAHA – Marquez ha di fatto comandato tutto il weekend, mostrando un passo gara imprendibile per tutti gli altri, su un tracciato che adora e dove è quasi imbattibile. Per Vinales, il campione del mondo in carica avrebbe un secondo di vantaggio, forse una esagerazione, ma sul ritmo di gara i decimi di vantaggio sulla batteria di Yamaha può consentire fin da subito una fuga. Partendo dalla pole, Marquez probabilmente imporrà fin da subito grande ritmo per scappare e fiaccare gli avversari. L’unico in grado di impensierirlo sembra essere Fabio Quartararo, bravo a fissarsi in seconda piazza ma anche lui attardato di qualche decimo sul passo gara. Dovrà davvero impegnarsi per tenere la ruota del numero 93. Nella lotta al terzo gradino del podio dovrebbero inserirsi le altre due Yamaha di Vinales e Rossi, con lo spagnolo più avanti del ‘dottore’, sempre alle prese con l’usura della gomma posteriore. Il terzo incomodo corrisponde al nome di Jack Miller su Ducati Pramac, quarto in griglia e a suo agio sul tracciato spagnolo. Quinto è Aleix Espargaro su Aprilia, ma in qualifica ha usufruito del treno di Marquez e in gara dovrebbe essere risucchiato da Rossi sesto, Crutchlow settimo e Morbidelli ottavo. Le vere sconfitte del weekend, fino a qui, sono le Ducati ufficiali. Dovizioso parte decimo e rischia di rimanere imbottigliato in avvio quando davanti imporranno ritmo da fuga, anche se il forlivese ha un buon passo gara. In generale la rossa appare più indietro rispetto a Yamaha e Honda. Ancora peggio Petrucci che non è riuscito a qualificarsi per la Q2.