Giovedì 18 Aprile 2024

MotoGp 2019, tutti i circuiti (e i loro segreti)

Le caratteristiche dei 19 circuiti che compongono il calendario della Moto Gp

Il circuito di Losail in Qatar

Il circuito di Losail in Qatar

Bologna, 9 marzo 2019 – Parte domenica la Motogp 2019 con il gran premio del Qatar in notturna a Losail, primo appuntamento di diciannove che vanno a comporre la stagione 2019 del campionato del mondo. Ma andiamo a scoprire insieme le caratteristiche dei circuiti, le piste su cui i protagonisti si daranno battaglia fino all’ultima curva.

MotoGp Qatar 2019 live, prove libere 3 e qualifiche in diretta 

Qatar 10 marzo – 5.38 chilometri, il tracciato di Losail è situato nel deserto poco lontano Doha e presenta il solito problema del possibile sporco in pista, soprattutto per quanto riguarda la sabbia. 16 sono le curve del tracciato che presenta il rettilineo del traguardo lungo oltre un chilometro e dove i motori più potenti saranno avvantaggiati. In generale, in Qatar il gap tra le varie moto è mitigato, c’è chi va molto forte nella parte veloce e chi nella parte di raccordo, per una gara che spesso si decide negli ultimi metri

Argentina 31 marzo – Lungo 4.806 metri, il circuito di Termas de Rio Hondo è tortuoso con curve lente alternate a curve veloci, 14 in totale di cui 9 a destra e 5 a sinistra. Anche qui è presente un rettilineo di oltre un chilometro ma il vero aspetto da tenere in considerazione è l’usura delle gomme, favorita da un asfalto abrasivo che non perdona.

Stati Uniti 14 aprile – Il tracciato di Austin in Texas è notoriamente la casa di Marc Marquez, noto predatore del gran premio degli Stati Uniti. E’ una delle piste più apprezzate dai piloti con tanti sali e scendi anche se per trionfare qui serve una moto eccellente sotto il profilo del telaio e della maneggevolezza. Affascinante la curva 1 dove i bolidi staccano in salita da oltre 300 orari.

Spagna 5 maggio – A Jerez il circuito si snoda attraverso la lunghezza di 4.423 metri con due staccate impegnative che favoriscono i sorpassi come la 1 e la 6. Storicamente il tracciato spagnolo è caratterizzato dai saltellamenti dell’asfalto, anche se rifatto recentemente, in cui il bilanciamento della moto sarà decisivo. Non è un tracciato dominato dalla potenza dei motori ma piuttosto dalla bontà del telaio.

Francia, 19 maggio – 4.2 chilometri per il tracciato di Le Mans, che ricalca solo in parte quello utilizzato nella 24 ore automobilistica. Circuito che mette a dura prova i freni e con un rettilineo principale di soli 674 metri, ma le possibilità di sorpasso sono diverse pur non avendo grandi rettilinei. Gli staccatori avranno pane per i loro denti in un circuito ondulato nella prima parte e in cui il meteo può diventare un fattore.

Italia, 2 giugno – Il Mugello è ormai uno degli appuntamenti più importanti del motomondiale e uno dei circuiti più spettacolari di tutto il circus. Si parte dal rettilineo più lungo del Mondiale con 1.141 metri e il record di velocità appartenente ad Andrea Iannone con 349 orari, poi le ‘arrabbiate’, la Biondetti, un carosello di curve e contro curve che rendono il Mugello uno dei tracciati più amati dai piloti. Tante possibilità di sorpasso in un tracciato che sembra fatto apposto per le moto.

Catalogna, 16 giugno - Quella di Barcellona è una delle piste più indicative nel mondo del motorsport. La sua alternanza tra parti veloci e parti lente mette alla prova la competitività delle moto. Possibilità di sorpasso alla prima staccata, ma anche alla curva Renault e alla staccata sul rettilineo opposto ai box. La pista viene ricordata anche per il clamoroso sorpasso di Rossi a Lorenzo all’ultima curva, in un posto impossibile.

Olanda, 30 giugno – L’università delle due ruote, Assen. Il circuito più amato dai piloti, dove ognuno di loro si laurea ogni volta che ci corre. Tracciato costruito appositamente per le moto e come tale garantisce sorpassi e spettacolo con una serie di curve veloci che esaltano pubblico e rider, ovviamente con la possibilità di sorpassarsi quasi ovunque grazie all’interpretazione che un pilota può può dare alle varie traiettorie.

Germania 7 luglio – Al Sachsenring c’è invece il circuito più tortuoso del Mondiale con una serie infinita di curve verso sinistra che vanno appunto a sollecitare la spalla sinistra della gomma. Difficile sorpassare se non con manovre coraggiose e azzardate e solo grazie a un feeling con l’anteriore spiccato. Due gli allunghi, quello del traguardo e quello in discesa prima delle due curve finali, ultimo posto dove tentare un disperato sorpasso.

Rep. Ceca 4 agosto – Altra classica d’estate, quella sul circuito di Brno. Anche in questo caso si tratta di un tracciato storico per il motomondiale, anch’esso con zone veloci e da raccordare alternato a staccate violente in cui tentare il sorpasso. La varietà di alcune traiettorie consente ai piloti di potersi esprimere in sorpassi mozzafiato. Rettilineo principale medio lungo, dopo la curva 2 altro rettilineo in cui l’uscita di curva consentirà ai piloti di prendere la scia per il sorpasso in curva 3.

Austria 11 agosto – A Spielberg il classico tracciato che favorisce motori potenti. Tre allunghi importanti in cui la potenza la farà da padrona, con tre staccate adatte ai sorpassi prima della breve zona mista che porta verso il traguardo. Più che il telaio conta l’aspetto motoristico e infatti le Ducati storicamente si sono fatte trovare pronte in Austria.

Gran Bretagna 25 agostoSilverstone è pista sia per moto che per formula 1, con tutte le polemiche del caso sull’asfalto spesso sconnesso per via del doppio utilizzo. E’ un tracciato variegato, medio veloce con tante zone da raccordare e qualche allungo importante, quello per esempio che porta alla Stowe. Non mancano le zone tortuose e le possibilità di sorpasso con staccate anche importanti. Il tracciato è un perfetto connubio tra capacità motoristiche e telaio.

San Marino 15 settembre – Chiusura d’estate sul circuito di Misano, storicamente affollato di colori italiani nonostante il gran premio sia denominato di San Marino. Si tratta di un circuito che si sposa bene con le moto, alternando zone veloci ad altre più lente con staccate da paura. Famosa la quadrupla curva verso destra fino alla stacca della 14. Buon punto di sorpasso anche alla Quercia alla fine del rettilineo.

Aragon 22 settembre – 5.078 metri nei pressi di Alcaniz per il gp di Aragon con 17 curve e un rettilineo di quasi un chilometro. Tracciato disegnato da Tilke, tecnico ma non tanto probante per i freni con una sola staccata, in curva 16, in cui si passa da circa 320 orari a 160. La parte più complicata è quella mista centrale in cui non ci sono praticamente allunghi ma tante piccole curve da raccordare con ritmo e precisione.

Thailandia 6 ottobre – Dall’anno scorso il motomondiale è approdato in Thailandia dove si disputa il gp sul circuito di Buriram lungo circa 4.5 chilometri. Disegnato sempre da Tilke, il tracciato tailandese vede tre importanti allunghi con tre impegnative staccate dove cercare il sorpasso, mentre la parte centrale è fatta di curve a medio raggio da raccordare, in particolare la doppia destra di curva 7.

Giappone 20 ottobre – 4.801 metri, il circuito di Motegi è uno dei più difficili da interpretare. Il tracciato è di proprietà della Honda, conta 14 curve in gran parte lente e un rettilineo di circa 800 metri. Si tratta di una pista tortuosa in cui le numerose frenate ravvicinate non consentono ai freni il corretto raffreddamento tra una curva e l’altra.

Australia 27 ottobre – Un’altra perla del motomondiale è senza dubbio il tracciato di Phillip Island in Australia, altro disegno molto adatto alle moto. Si tratta di uno dei più apprezzati dai piloti per la varietà di curve e le possibilità di sorpasso molteplici. Il rettlineo di arrivo punta dritto verso il mare, mentre nella parte centrale ci sono i famosi due rampini verso destra dove spesso i piloti cercano il sorpasso spettacolo sui rivali.

Malesia 3 novembre – Famoso per la morte di Marco Simoncelli, il circuito malese di Sepang presenta due lunghi rettilinei in successione, alternati da un tornantino a sinistra – l’ultima curva – e diverse staccate impegnative in cui attaccarsi ai freni per fermare la moto. Bella la parte di curvoni centrali che va affrontata con traiettorie e ritmo giusto. Il finale della pista consente sorpassi e controsorpassi per una battaglia fino all’ultima curva.

Valencia 17 novembre – Gran finale di stagione come sempre a Valencia su un tracciato tortuoso e con pochi rettilinei se non quello principale. Parte centrale abbastanza lenta con curve da raccordare e in cui è complicato sorpassare. Di fatto solo due o tre staccate permettono attacchi e per quanto riguarda le gomme lo stress può essere elevato soprattutto per l’accelerazione verso sinistra, e in curva, che porta all’ultima staccata che immette nel rettilineo conclusivo.