Mercoledì 24 Aprile 2024

Iannone, il caso doping davanti alla Corte disciplinare FIM

Il pilota chiamato a controbattere alla positività rilevata da analisi e controanalisi. Poi partirà per Sepang per i test con l'Aprilia

Andrea Iannone (Alive)

Andrea Iannone (Alive)

Roma, 3 febbraio 2020 - Il futuro di Andrea Iannone inizia domani (4 febbraio) con l’udienza davanti alla Corte Disciplinare della Federazione. Il futuro di Iannone, quindi, ma anche quello di Aprilia che aspetta il risultato del procedimento federale con il quale il pilota dovrà ‘liberarsi’ dall’accusa (sfociata nel deferimento dello scorso dicembre) di doping. Davanti alla Disciplinare, Iannone sarà chiamato a rispondere e controbattere alle analisi (sentenza poi confermata anche dalle controanalisi) risultate positive ai controlli antidoping del Gp di Malesia del novembre 2019, in seguito alla presunta presenza di steroidi anabolizzanti. L’udienza in Svizzera porterà a sentenza il caso, sentenza che, al massimo, potrà essere pubblicata entro 45 giorni. Molto più probabile, invece, che il parere della Federazione su Iannone arrivi in tempi assolutamente più brevi e questo potrebbe fa sperare in un esito positivo della vicenda.

Subito dopo la deposizione alla Disciplinare, Iannone partirà per la Malesia per raggiungere il Team Aprilia che in queste ore è impegnata con tutti gli altri team della MotoGp con i primi test della stagione 2020. Nel caso, invece, la sentenza doping dovesse avere una chiusura negativa per il pilota (la punizione passa da una semplice reprimenda fino a una squalifica massima di 4 anni), Aprilia dovrà valutare le proprie scelte per il futuro. Al momento, sulla moto 2020, oltre all’altro pilota ufficiale, Aleix Espargaro, salirà Smith promosso dal ruolo di collaudatore.