Il libretto numero uno dell’Academy ce l’ha lui. Già, perchè Franco Morbidelli fu il primo pilota – per amicizia e soprattutto grandi qualità – che Valentino Rossi decise di accogliere (o meglio iscrivere) alla sua Vr46 hight school. "Quindi – sorride il pilota del Team Petronas – quando mi si chiede che cosa provo a immaginare di ritrovarmi Vale compagno di squadra..., beh... è come se mi ritrovassi a vivere una favola". Addirittura? "Altro che. Ho conosciuto Valentino quando avevo 13 anni e lui era già... lui. Lo ripeto, se dovesse accadere di correre nello stesso team, già mi vengono i brividi". Amici e primo allievo dell’Academy: magari correndo insieme rischierete di diventare anche rivali, forse buoni... ’nemici’? "Noi amici e rivali lo siamo da sempre. E’ impossibile correre in moto e non essere rivale anche di tuo fratello. Ci diamo battaglia pure al ranch, quando corriamo per divertirci o allenarci, quindi farlo in pista o in gara è la routine". E da Rossi ha sempre qualcosa da imparare? Una staccata, una piega, un... "Sempre. Valentino è un punto di riferimento per tutti noi". Secondo lei Vale ha già deciso di firmare per Petronas? "Questo sinceramente non lo so e non tocca a me dirlo. Certo, lui mi ha chiesto notizie del team e io gli ho detto che qui si sta benissimo". A proposito: la firma del rinnovo del suo contratto quando arriverà? "Stiamo bene insieme, io e Petronas. Abbiamo piena fiducia l’uno nell’altro, quindi non vedo alcun problema all’orizzonte". Sull’orizzonte c’è invece il via alla stagione: che Mondiale sarà quello ’segnato’ dall’emergenza Covid? "Sarà una stagione strana, piuttosto corta, ma credo molto bella e combattuta. Finalmente si ricomincia a vivere. Ci si allena, si punta ai test di Jerez, si percepisce già l’aria della prima gara, in Spagna". ...
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