Martedì 23 Aprile 2024

MotoGp Aragon 2018, le libere. Marquez il più veloce nella seconda sessione

Dovizioso davanti nelle libere 1 MotoGp Aragon 2018, orari tv (diretta Sky e differita Tv8)

MotoGp Aragon, Andrea Dovizioso (sx) e Marc Marquez (Ansa)

MotoGp Aragon, Andrea Dovizioso (sx) e Marc Marquez (Ansa)

Aragon (Spagna), 21 settembre 2018 - Marc Marquez è stato il più veloce nella seconda sessione di libere del Gran Premio MotoGp di Aragon 2018. Il leader del mondiale con la sua Honda ha fermato il cronometro sul tempo di 1'47''382, precedendo le Ducati ufficiali di Jorge Lorenzo (staccato di 138 millesimi) e Andrea Dovizioso (+0.453). Quarto tempo per la Honda di Cal Crutchlow (+0.480). Seguono la Suzuki di Andrea Iannone (+0.537) la Ducati Pramac di Danilo Petrucci (+0.752) e Dani Pedrosa con l'altra Honda ufficiale (+1''007). Alvaro Bautista (Ducati, +1''070), Valentino Rossi (Yamaha, +1''119) e Maverick Vinales (Yamaha, +1''170) chiudono la lista dei primi 10. 

LE LIBERE 1 - Andrea Dovizioso su Ducati ha fatto segnare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere. Con il tempo di 1.48.020, il pilota forlivese ha preceduto di 0.190 il connazionale Petrucci e di 0.714 l'australiano Miller entrambi su Ducati Pramac. Quarto lo spagnolo Lorenzo su Ducati a 0.731. Sesto posto per Marquez, su Honda, a 0.784. Settimo, invece, Rossi su Yamaha a 0.938. Chiude la top ten Andrea Iannone su Suzuki, a 1.221. La seconda sessione di libere è in programma alle 14.00.

MotoGp Aragon 2018, orari tv (diretta Sky e differita Tv8)

Rivivi la diretta delle prove libere

IL PUNTO di RICCARDO GALLI

Dovizioso ci crede. Eccome. D’altra parte l’obiettivo della Ducati è chiaro, chiarissimo: centrare il poker di vittorie consecutive costruito con i successi di Brno, Zeltweg e Misano. Rossi invece continua a volare basso. Senza sorrisi e con la prospettiva di guardare al 2019 in contrasto con un 2018 in nero. Ma torniamo alla Ducati. L’impresa è possibile anche se nei numeri – ovvero nella classifica – rischia di ottenere un risultato privo di riscontri oggettivi significativi. In altre parole, Marquez galoppa tranquillo verso il Mondiale e i successi della Ducati gli rosicchiano solo qualche punto fintanto lui continuerà a prendersi almeno un gradino del podio. "Io comunque sono ottimista – sono le parole con cui Dovizioso apre il Gp di Aragona in programma domenica –. Possiamo e vogliamo lottare per vincere. La pista mi piace la Ducati gira benissimo, gli ultimi risultati sono stati eccellenti". "Se tutto questo difficilmente potrà riaprire le nostre speranze mondiali? – continua DesmoDovi –. Diciamo che voglio sfruttare al meglio questa fase molto positiva per prenotare la mia corsa al titolo nel 2019".

Sarà battaglia insomma, fra Honda e Ducati, anche questa volta. Senza dimenticare che Aragon è comunque una delle piste che più piace a Marquez. Al punto che... "Il week end – sorride – è iniziato nel modo migliore. Mi ha fatto tanto piacere la festa per l’inaugura di una curva del tracciato che adesso porterà il mio nome. il mio obiettivo? Il podio. Certo vincere mi piace, ma un piazzamento può andare benissimo...". Questione di numeri, appunto. Con Re Marquez consapevole di avere in cassaforte un vantaggio prezioso più facile da amministrare senza correre troppi rischi (in pista) e regalare vantaggi ai rivali. Fra questi, nelle ultime sei tappe della stagione ci sarà ancora Valentino Rossi? Il numero 46 continua a non sorridere anche perchè le soluzioni che gli sta fornando la Yamaha per far rialzare la M1 sono così e così. "Stiamo lavorando nelle aree giuste per far crescere la moto. Stiamo correndo ai ripari ma il gap con le altre è troppo ampio. Mi fa piacere che Vinales sia soddisfatto del lavoro della Yamaha. Magari a lui vanno bene così, io continuo a credere che il lavoro procede ma ancora non ci sono risultati importanti".

Chiusura sul caso Fenati. Il Motomondiale riparte dopo il fattaccio di Misano. I piloti sono divisi nella sentenza sul pilota ormai fuori dai giochi. Dovizioso: "La pena poteva essere anche più dura, ma i media ne hanno parlato in modo stupido, soprattutto i social". Quindi Marquez: "La mossa di Fenati su Manzi è stata brutta. E’ successo qualcosa di grave, anche in passato e si tratta di cose da punire severamente. Però il caos mediatico è stato assurdo". Cal Crutchlow invece va ancora giù duro: "Non ho cambiato idea rispetto a Misano", è la sentenza del pilota che dopo la gara in Riviera aveva chiesto la radiazione di Fenati. "E ho trovato assurda la scena delle scuse chieste pubblicamente".