Morde l’avversaria nel match dei Mondiali Dodici turni di squalifica all’azzurra Tounesi

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Una doccia fredda che smorza la gioia per la splendida qualificazione ai quarti di finale dei Mondiali dell’Italrugby femminile. Clamorosa la squalifica per dodici partite inflitta ieri all’azzurra Sara Tounesi, colpevole di aver dato un morso a un’avversaria (definito "un gesto del tutto antisportivo"), su una mano, nel corso del match di domenica scorsa contro il Giappone. La 27enne di Cremona con genitori marocchini, che del rugby è una delle poche professioniste visto che gioca in Inghilterra nel Sale Sharks, dopo due stagioni in Francia al Clermont, ha reagito con il gesto, che ora le costa la maxisqualifica, al comportamento della n.7 del Giappone, Nijiho Nagata, che le aveva messo più volte una mano sulla faccia durante un raggruppamento mentre l’azzurra stava difendendo il pallone e chiamando il sostegno delle compagne. Ma tutto ciò, per il comitato chiamato a giudicare il gesto dell’azzurra, non è stata una scusante, al massimo un’attenuante, e per questo si è deciso per le dodici gare di stop, e non per le diciotto che la Tounesi rischiava di prendere in base alle regole vigenti. La cosa curiosa è che, sul campo, l’arbitra irlandese Cogger-Orr non si è accorta di nulla, così come le guardalinee e il Tmo, l’arbitro alla moviola. Nagata ha poi mostrato la mano all’arbitra, e dopo la partita il Giappone ha ‘citato’ Tounesi. Così si è arrivati alla severa punizione, su cui in casa azzurra si limitano a dire che faranno ricorso, anche perché sabato si gioca il quarto di finale contro la Francia e quindi l’appello verrà discusso prima.

Numerosi gli episodi simili accaduti sul campo. Marco Chesani, giocatore del Pedemontana Livenza, in un incontro di Serie C del 2018 ha fatto la fine di Evander Holyfield contro Mike Tyson, ovvero lobo di un orecchio staccato dal morso di un avversario, Riccardo Amadeus Fabris, pilone dei Grifoni Oderzo. Il quale è poi finito in tribunale e condannato a 4 mesi per "lesioni gravissime". Quanto a Chesani, dopo due operazioni gli è stata data un’invalidità del 5% perché la menomazione è rimasta permanente non essendo riusciti i medici a riattaccare il lobo. Nel calcio, logico pensare al ‘Pistolero’ dell’Uruguay Luis Suarez, uno per il quale mordere sembra quasi un vizio. Nel corso della carriera lo ha fatto tre volte: ha ‘azzannato’ Bakkal nel 2010 in un Ajax-Psv, Ivanovic nel 2013 durante Liverpool Chelsea e Chiellini nel 2014 in Italia-Uruguay dei Mondiali brasiliani. In quest’ultimo caso la Fifa ha avuto la mano pesante, punendo Suarez con 4 mesi di interdizione da qualsiasi attività connessa con il calcio, più una multa pari a circa 82mila euro. Tre giornate di stop fu invece il provvedimento del giudice sportivo a carico di Stefano Cuoghi, all’epoca centrocampista del Pisa, che nel corso di una partita di Serie A 1988-‘89, a gioco fermo, morse Toninho Cerezo. Il quale venne a una volta sanzionato con due turni per aver reagito.