Mora e Martinenghi, è un’Italia da record

Quattro medaglie anche all’ultima giornata, e l’Italia si conferma una potenza del nuoto: i quattro podi centrati nell’ultima giornata eguagliano il record stabilito l’anno scorso ad Abu Dhabi, ma stavolta c’è un argento in più rispetto ai 5 conquistati negli Emirati Arabi. Alla fine arrivano 5 ori, 6 argenti e 5 bronzi e gli azzurri chiudono il medagliere al terzo posto, dietro a Stati Uniti (36, 17-13-6) e Australia (26, 13-8-5). All’Acquatic Centre Albert Park gli azzurri salgono sul podio con Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo, argento e bronzo nei 50 rana, con Lorenzo Mora che si prende di forza il terzo posto nei 200 dorso, stesso risultato della staffetta 4x100 mista maschile nella gara conclusiva del programma. Martinenghi è stato battuto dall’americano Nic Fink per 4 centesimi (25”38 contro 25”42).

Più contento è Simone Cerasuolo che si prende il bronzo (25”68) e dedica la medaglia al suo allenatore Cesare Casella: "Per me è come un secondo padre". A proposito di emiliani: dopo il dominio di Greg Paltrinieri, Carpi fa festa anche con Lorenzo Mora, bronzo nei 200 dorso con il nuovo record italiano (1’48”45) dietro gli americani Murphy e Casas.

L’unico retrogusto amaro dell’ultima giornata lo lascia la staffetta 4x100 mista con Mora, Martinenghi, Matteo Rivolta e Alessandro Miressi, battuti solo al traguardo da Australia e Stati Uniti con record del mondo ex aequo (3’18” 98), anche gli azzurri avevano battuto il precedente record del mondo ma il 3’19”06 vale ’solo’ come nuovo primato europeo. "Il Mondiale è stato sicuramente ottimo, perché ha dimostrato che con le individualità si forma un grande gruppo", commenta il direttore tecnico dell’Italnuoto, Cesare Butini.