Martedì 23 Aprile 2024

Monsieur Musetti, ti sei regalato Djokovic

Lorenzo batte Ruud e nei quarti a Parigi se la vedrà con Nole: "Sono rimasto calmo dopo il primo set, i tifosi mi hanno caricato"

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di Paolo Franci

La prima volta di Lorenzo Musetti è dolce, intensa, piena di emozione. E non solo perché si è regalato i quarti di finale contro Nole Djokovic: "Match pazzesco – dirà Lorenzo – ci ho perso l’anno scorso al Roland Garros ed ero due set avanti. Cercherò di prendermi la rivincita e di far felice la gente".

E’ una prima volta perché mai prima di ieri, contro il numero 4 del mondo finalista agli Us Open Casper Ruud, Lollo aveva battuto un Top Five. E come lo ha battuto. Arrampicandosi sulla china di un match che non s’era messo benissimo nel primo set, quando uno ’slittamento’ di concentrazione ed efficacia – e un gran brutto tentativo di palla corta – avevano messo le cose in discesa per il fortissimo avversario. Il livello mentale raggiunto dal carrarese 20enne – sarà bene ricordarlo ogni tanto, Lorenzo è un classe ’93 e compirà 21 anni a Marzo – però ormai è al top, perché in una partita così pesante dal punto di vista emotivo e per il livello dell’avversario, Musetti s’è messo lì e l’ha raddrizzata fino a vincerla 4-6, 6-4, 6-4 al termine di due ore e venti minuti di tennis superlativo. Una grandissima impresa che gli spalanca le porte dei quarti di finale del ’1000’ di Parigi-Bercy contro The Djoker. E qui, perdonate il gioco di parole, c’è la seconda prima volta di un giovedì fantastico, perché mai Lorenzo aveva centrato un quarto di finale in un Master 1000. Il bello di tutto questo è che la gente di Parigi s’è schierata nettamente dalla parte di Lorenzo perché su, dai, non c’è niente da fare, in mezzo a tanto tennis in stile house music, martellante noioso e ripetitivo, quando vedi giocare un ragazzo che mescola talento, creatività e fantasia tattica come fai a non esaltarti? E questo ha fatto ieri Musetti, portando dalla sua parte il pubblico: "La gente è stata fantastica – ha detto il numero 23 – mi ha dato una grande carica. Sono molto felice perché Ruud l’ha messa giù dura e io ho dovuto ricorrere al mio miglior tennis per riuscire a batterlo".

Testa bassa, concentrazione, pedalare. Non c’è occasione in cui Lorenzo non ricordi come tutto questo sia figlio del duro lavoro che ha cancellato i momenti più brutti: "Il lavoro in allenamento sta pagando e so bene come soltanto questo possa aiutarmi a crescere". Mentalmente, Lorenzo è lontano una galassia da quello che appena sette mesi fa era fuori dai primi 50 al mondo, anche se l’attacco di ansia di Firenze contro Auger-Aliassime dimostra che non bisogna abbassare la guardia. "Sono rimasto calmo dopo il primo set – riflette – aspettavo il colpo giusto per attaccare. Nel primo set ho avuto fretta e ho sbagliato. Recuperata la pazienza ho avuto le mie possibilità e l’ho portata a casa". Il miglioramento nel servizio, vecchio punto debole, è evidente nei numeri: quattro ace, il 72% di prime in campo, dalle quali Musetti ha ottenuto il 77% dei ’15’ e un eccellente 64% con la seconda. Ha messo a segno 37 vincenti con 23 errori non forzati a fronte del carente 14-14 di Ruud. E ora, Nole Djokovic, che ha superato 6-4, 6-1 Khachanov, ripensando a quel caldo pomeriggio parigino in cuiLollo è stato a tanto così dal batterlo.