Martedì 23 Aprile 2024

Viva la mamma, il segreto della Francia

Fayza Mbappè gestisce le trattative per il figlio Kylian, Veronique Rabiot fa lo stesso per Adrien. Madame Laurence e gli Hernandez

di Paolo Franci

E’ la Francia delle meraviglie di Mbappè, Giroud, Theo e Rabiot e della ’fraternité’ ritrovata. Ma è anche e soprattutto la Francia della ’mamans’, la mamme. Eroine, ingombranti, un po’ pitbull un po’ orsacchiotte di pelouche. Al punto che, con il sorriso, più di qualche rappresentante dei media francesi ripete ridacchiando: "Nella Francia dietro a ogni grande giocatore c’è una grande mamma...nel senso di ingombrante". E in effetti.

La mamma di Kylian Mbappè, Fayza Lamari, ad esempio, ex giocatrice di pallamano, donna tutta d’un pezzo, che durante il tormentone ’vado al Real resto al Psg’ di Kylian, recitava da grande attrice: "Decide mio figlio...", ma in realtà lavorava nel gioco al rialzo con i due club. Un giorno la avvistavano in Qatar a parlare con i dirigenti del Psg. Quello dopo filtrava la voce che avesse incontrato la dirigenza blanca. Onnipresente, ma quasi invisibile, una mamma Avenger senza mantello che ha lavorato alla grande per il rinnovo di contratto monstre firmato dal figlio con il Psg.

L’eroina della Francia è invece Laurence Py, mamma di Theo e Lucas Hernandez, abbandonata dal marito fuggito in Thailandia - c’è un giallo attorno alla vicenda - quando i ragazzi erano piccoli, senza casa, senza soldi. Laurence ha tenuto duro, fatto mille lavori, passato momenti bui ma eccoli lì i suoi figlioli.

L’ex marito s’è rifatto vivo recentemente e c’è il giallo delle diverse versioni della sua fuga. Persone a lui vicine raccontano come Laurence impedisca al papà di incontrare i figli. Detto che i ragazzi ormai sono abbastanza grandicelli per decidere da soli, resta comunque il rapporto splendido tra Theo e Lucas con mamma Laurence, autentica madre coraggio che in queste ore è vicina al figlio Lucas, distrutto per il grave infortunio al ginocchio al punto di pensare al ritiro. Chi gli ha tolto quest’idea dalla testa? Mamma Laurence ’naturellement’.

Eppoi, c’è l’arcinota Veronique Rabiot. Per descriverla, basta il racconto di Walter Sabatini che, ai tempi della Roma, aveva praticamente chiuso per Adrien al club di Pallotta. "Parliamo - raccontò l’ex ds giallorosso - l’accordo è fatto, lei, la madre, prima di alzarsi aggiunge una cosa, nessuno mi traduce, ma io intuisco, chiedo conferma, mi infurio. Urlo: ’come si permette?’ E me ne vado. La madre voleva parlare con Rudi Garcia. Mai e poi mai. Se concedi a una madre il tu per tu con l’allenatore in un attimo te la ritrovi nello spogliatoio...".

E ritrovarsi la madre di Rabiot - "è un pitbull quando c’è da trattare" raccontò un altro noto dirigente potrebbe essere scomodo. Veronique si è dedicata in maniera monacale al figlio e non s’è fatta problemi nel prendere metaforicamente per il bavero i potenti dirigenti qatarioti del Psg o John Mortough, ds dello United al quale disse, durante la trattativa che avrebbe sancito l’addio alla Juve: "O dai a mio figlio lo stipendio di Bruno Fernandes o torna a Torino". Il resto, è storia.