Martedì 23 Aprile 2024

Ronaldo, il disoccupato che vuole il mondo

Oggi il Portogallo debutta contro il Ghana, CR7 aspetta una nuova squadra e prova a sfruttare la vetrina: gli arabi fanno ponti d’oro

di Giulio Mola

Una vigilia così turbolenta proprio non se l’aspettava Fernando Santos. Oggi il Portogallo debutta contro il Ghana di Otto Addo, e il ct prova a concentrare le attenzioni di tutti solo sul campo, perché "l’obiettivo è regalare una grande gioia ai nostri tifosi, mettendoci tanta qualità, lavoro e passione in ogni partita. E magari andare fino in fondo".

Dunque, dare spazio al campo per dimenticare le questioni personali di una primadonna come Cristiano Ronaldo, la lite e la rottura definitiva col Manchester United, i presunti attriti con lo spogliatoio degli iberici. In effetti non è poi così normale che un calciatore simbolo della sua Nazionale, con 5 Palloni d’oro in bacheca, inizi una competizione del genere sapendo di non avere squadra. Tensioni e malumore che il campione ha provato a scrollarsi di dosso “scaricando“ le colpe sulla stampa, ma ovviamente in casa Portogallo e non solo si parla soprattutto del futuro di CR7: dove giocherà a gennaio?

Il compagno di squadra Bruno Fernandes, protagonista del celebre video girato nello spogliatoio e sulla presunta freddezza fra lui e l’attaccante ("Non ho reagito male, ho riso. Ero stato su un aereo per due ore e il mio umore non era buono come il suo") cerca di dribblare l’argomento, perché passato, presente e futuro di Cristiano Ronaldo non possono condizionare l’intero spogliatoio: "E’ una decisione personale che riguarda lui e la sua famiglia. Noi siamo tutti concentrati sul Mondiale, il focus è tutto sulla nazionale. Per quel che mi riguarda posso solo dire che sono onorato di rappresentare il Portogallo al suo fianco e di aver giocato per lo stesso club. È sempre stato uno dei miei idoli, ho sempre sognato di giocare con lui. Ora ha preso un’altra decisione per la sua vita e va rispettata".

In realtà tutto è nelle mani del potentissimo procuratore Jorge Mendes che però ha poco gradito le ultime uscite del proprio assistito: Bayern Monaco, Napoli, Roma e altre idee estive dell’agente non sono percorribili. Il Chelsea, che a luglio aveva valutato questa possibilità, pare freddino. Come l’Arsenal. Lo Sporting Lisbona accoglierebbe volentieri il “figliol prodigo“, mentre il Psg o il ritorno al Real Madrid sarebbero molto graditi al giocatore, che vuole una squadra da Champions. In Italia appare utopistico il ritorno alla Juventus mentre un clamoroso approdo al Milan è subordinato all’eventuale cessione di Leao, pure assistito da Jorge Mendes, al Chelsea o al Psg per oltre 100 milioni di euro. Miami (Usa) e Al Hilal (Arabia) offrono una montagna di denaro ma non il prestigio, CR7 sfoglia la margherita...