Giovedì 18 Aprile 2024

Mondiali 2022: le pagelle di Argentina-Francia

Messi e Mbappé su tutti. Ma nella finalissima ci sono stati anche altri protagonisti, alcuni in positivo e altri in negativo

Roma, 19 novembre 2022 - Le pagelle della finalissima dei Mondiali di calcio 2022, vinta dall'Argentina contro la Francia per 7-5 ai rigori. Brillano le stelle di Leo Messi e Kylian Mbappé. Promosso il portiere albiceleste Martinez, non si vedono invece Giroud e Theo Hernandez.

Messi raggiunge Maradona: ora ha vinto tutto

Messi festeggia la vittoria dell'Argentina della Coppa del mondo (Ansa)
Messi festeggia la vittoria dell'Argentina della Coppa del mondo (Ansa)

Le pagelle dell'Argentina

E. MARTINEZ 8. Va a un passo dal neutralizzare i primi due gol di Mbappé. Questione di centimetri, avrebbe detto Al Pacino. Ai rigori aggiunge quelli che mancano per la gloria. 

MOLINA 6. Uno dei migliori esterni a quattro. La vita con Mbappé è dura per tutti, per lui lo diventa dall’80’ in poi. 

ROMERO 6. Fatica a reggere l’urto delle avanzate transalpine quando la marea diventa alta. Si salva con un po’ di fortuna. 

OTAMENDI 6. Come il compagno al centro, si arrampica su una sufficienza difficile perché alla fine alza la Coppa. 

TAGLIAFICO 6. Giocatore più di contenimento che di spinta. Sul suo lato l’Argentina ha maggiore continuità difensiva. 

DE PAUL 6,5. Quasi perfetto per tre quarti dei regolamentari. Un pilastro che scricchiola e non cede, almeno finché Scaloni non ragiona in ottica rigori.

FERNANDEZ 7. Giocatore diventato indispensabile col passare delle partite. Uno scalatore di gerarchie, per lui il Mondiale è la consacrazione. 

MAC ALLISTER 7,5. Una delle grandi sorprese del Mondiale. La sintesi del «tuttocampista» moderno, distrugge e ricuce. Suo l’assist per il 2-0. 

MESSI 10. Voto alla carriera, sublimata in una gara nella quale fa semplicemente Messi. Calcia perfettamente un rigore con un pallone che pesa un quintale. Trascinatore fino al momento in cui perde il pallone che lancia la Francia verso il pari, ma poi segna il 3-2 e calcia bene anche il penalty nell’ultima lotteria. 

ALVAREZ 6,5. Un centopolmoni prestato al ruolo di centravanti. Uomo squadra. Non si gioca al City a 22 anni per caso. 

DI MARIA 8. Scaloni lo ha tenuto in fresco come lo champagne di ottima annata, esce dalla cantina al momento giusto: rigore procurato e gol in contropiede. Esce e l’Argentina rischia. 

All. SCALONI 8. Tanto criticato alla nomina quanto osannato nel momento della vittoria. Trionfa con la personalità dell’underdog che piano piano si è costruito l’immagine del ct giusto al posto giusto. 

ACUÑA 5,5. Di Maria è un’altra cosa. 

MONTIEL 7. Gli tocca il rigore che tutti ricorderanno. Non lo sbaglia. 

PEZZELLA 6. Entra per partecipare a una battaglia che sembra non finire mai. 

PAREDES 6,5. Anche a lui tocca un rigore che non fallisce.

MARTINEZ 6. Voto tra il 7 per lo scompiglio creato e il 5 per le occasioni che non concretizza. 

ARGENTINA: voto complessivo 8

Le pagelle della Francia

LLORIS 7. La sua presenza in campo è uno dei motivi per cui la gara finisce solo ai rigori.

KOUNDÈ 5. Che fatica contro Di Maria. Non riesce a trovare la posizione corretta nelle scalate. Quando l’avversario punta, spesso va in difficoltà. 

VARANE 5,5. La catena centrale che spesso ha fatto la fortuna della Francia stavolta non riesce a uscire indenne. Lui si piega piano piano. 

UPAMECANO 6. L’ultimo argine quando il «Toro» Martinez prova a rimettere il muso avanti. Ma anche per lui alti e bassi. 

HERNANDEZ 5,5. Sarà che Deschamps lo vuole più accorto, che il peso della finale di sente. Non ingrana mai la marcia alta. 

TCHOUAMENI 5. Il complicato pomeriggio termina nel modo peggiore, rigore fuori. 

RABIOT 5,5. Talento irregolare, un po’ soggetto alle lune. Steso nei supplementari dopo aver barcollato a lungo. 

DEMBELÈ 5. Si dice che gli attaccanti sono spesso dannosi nella propria area e così accade. Si può discutere sull’entità dell’intervento, non sulla scarsa qualità della chiusura difensiva.

GRIEZMANN 5,5. Nella versione operaia è utile, ma in certe partite ci sarebbe bisogno del «Piccolo Principe» che fu. 

MBAPPÈ 9. Grande assente fino al momento in cui si presenta dagli undici metri. Penalty a segno, raddoppio in tre minuti, tripletta ancora dal dischetto. Un fuoriclasse. 

GIROUD 5. Quando il centravanti non entra in partita spesso le colpe sono da dividere con la squadra. Paga per tutti.

All. DESCHAMPS 6,5. Non ha paura di rivoltare la squadra come un calzino e qualche buona risposta la riceve, anche se poi fa quasi tutto Mbappé. 

THURAM 6,5. Scambio perfetto con Mbappé e il pareggio francese del 2-2 è servito. 

KOLO MUANI 7. Gioca una finale come se ne avesse disputate altre dieci. Martinez gli strozza in gola l’urlo della gloria eterna: bravo lui.

COMAN 6,5. Ruba a Messi il pallone verso il 2-2. Sa come si vince e lo dimostra ancora.

CAMAVINGA 6. Al Real entrando ha cambiato spesso volto alla squadra. Stavolta la cambia Mbappé, dopo il suo ingresso.

KONATÈ 5,5. Entra in una finale che fa storia. Stenta. 

FOFANA 6. Partecipa senza lasciare segni in ambo i sensi. 

DISASI sv. 

FRANCIA: voto complessivo 7