Zelensky e il messaggio di pace prima della finale Argentina-Francia. "Fifa ha rifiutato"

L'indicrezione della Cnn: il presidente ucraino si era offerto di aprire un collegamento video, ma ha ricevuto una risposta negativa. Infantino e il bilancio dei Mondiali in Qatar: "I migliori di sempre". Nessun accenno alle vittime sul lavoro né precisazioni su diritti umani

Roma, 16 dicembre 2022 - La Fifa ha respinto la richiesta del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, di condividere un messaggio di pace mondiale prima del calcio d'inizio della finale dei Mondiali Argentina-Francia. Secondo quanto riportato alla Cnn da una fonte, Zelensky si è offerto di apparire in un collegamento video con i tifosi nello stadio in Qatar, prima della partita, e l'ufficio presidenziale è rimasto sorpreso dalla risposta negativa. "Pensavamo che la Fifa volesse usare la sua piattaforma per il bene comune", ha detto la fonte.  L'emittente americana ha contattato la Fifa per un commento, ma ancora non ha risposto.

La stessa fonte ha spiegato che a questo punto appare difficile che possa cambiare idea, visto che tra l'altro il presidente, Gianni Infantino, ha ribadito la volontà di non mescolare il Mondiale con la politica. La Fifa, come l'Uefa, ha sospeso le squadre russe, club e nazionali, da tutte le loro competizioni.

Mondiali, il bilancio di Infantino

Niente polemiche, niente precisazioni sui diritti umani o accenni alle vittime sul lavoro: Gianni Infantino tira dritto su quella che definisce "la migliore edizione di sempre" Mondiali di calcio, davanti ai giornalisti di tutto il mondo, nella conferenza stampa alla viglia delle finali di Qatar 2022. "Questo Mondiale - ha sottolineato il presidente della Fifa - ha mostrato una forza di coesione enorme: la Fifa ringrazia tutti coloro che sono stati coinvolti: il Qatar, i volontari, hanno resto questa edizione la migliore di sempre". Quella di Infantino era una sola missione, e ritiene di averla raggiunta: "Il calcio è diventato veramente globale - ha aggiunto - come dimostra la prima squadra africana in semifinale. LAbbiamo avuto la prima donna arbitro. Oltre tre milioni di spettatori allo stadio, 5 miliardi davanti alla tv. L'atmosfera è stata gioiosa. Un successo incredibile".

Quanto alle polemiche sulle discriminazioni della comunità Lgbtq, ai vari divieti imposti agli spettatori, dalla birra alle magliette arcobaleno e per i giocatori alla fascia OneLove, per il numero 1 del calcio mondiale "ognuno è libero di esprimere le proprie convinzioni, in modo rispettoso, ma quando si tratta del campo di gioco bisogna proteggere il calcio. Non dobbiamo discriminare nessuno. Ci sono - ha aggiunto - molte culture diverse e come Fifa dobbiamo rispettarle tutte. Tra una gara e l'altra ognuno può esprimere la propria opinione, ma qui al Mondiale vengono i tifosi, non i Capi di Stato, e loro vogliono godersi il calcio: per 90' minuti regaliamoci questo momento di gioia".

Infantino si è poi detto convinto che l'eredità del Mondiale sia "una migliore conoscenza del mondo arabo. La Coppa ha contribuito un pò a una comprensione reciproca, ed è molto positivo da una prospettiva non calcistica", ha sostenuto. Quanto alle polemiche per le morti tra i lavoratori, Infantino ha ribadito la sua posizione: "Ogni morto è un morto di troppo, ma noi abbiamo fatto tutto quel che potevamo per prevenire".