Per una volta è Bruno Fernandes a fare il Ronaldo, ma la sostanza non cambia: il Portogallo si ’vendica’ dell’eliminazione subita quattro anni fa dall’Uruguay e passa il turno, CR7 non segna per un centimetro ma il suo ex compagno allo United mette dentro la doppietta che permette di andare avanti. Il disoccupato di lusso non ha bisogno di reddito di cittadinanza perché la sua ’azienda’ ha ormai il bilancio di un piccolo stato, ma soprattutto è sempre pronto a fare lavori socialmente utili per il suo Portogallo. Cristiano Ronaldo è una certezza: simpatico o meno, anche chi lo detesta deve solo inchinarsi di fronte alla grandezza di un perfezionista che dopo essere stato il primo giocatore nella storia a segnare in cinque mondiali diversi, ieri ha rischiato di realizzare la nona rete in 19 partite per la coppa del mondo, raggiungendo l’altra leggenda lusitana Eusebio nella classifica dei marcatori. In realtà, in diretta era sembrato che il gol dell’1-0 del Portogallo sull’Uruguay fosse suo, ma il replay ha dimostrato che sul cross di Bruno Fernandes il disoccupato di lusso non riesce a toccare la palla. C’è voluto qualche minuto anche alla Fifa per rettificare il marcatore, ma non è che la sostanza cambi molto. A 37 anni, con una squadra ancora da trovare dopo la tumultuosa separazione dal Manchester United, CR7 rimane un modello di applicazione feroce, in campo e fuori. E la doppietta del compagno, che raddoppia e chiude il conto nel recupero e poi colpisce anche un palo, chiude definitivamente ogni discorso polemico. Il raddoppio arriva con un rigore sancito dal Var per un fallo di mano in area di Gimenez del quale l’arbitro non si era accorto subito, ci ha pensato l’occhio artificiale a segnalarlo: con Ronaldo già sostituito, dal dischetto è andato ancora Bruno Fernandes e non ha lasciato scampo a Rochet. Con questo risultato il Portogallo è già certo del passaggio del turno, dopo due sole partite, mentre l’Uruguay dovrà aspettare l’ultima partita contro il Ghana.

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Per una volta è Bruno Fernandes a fare il Ronaldo, ma la sostanza non cambia: il Portogallo si ’vendica’ dell’eliminazione subita quattro anni fa dall’Uruguay e passa il turno, CR7 non segna per un centimetro ma il suo ex compagno allo United mette dentro la doppietta che permette di andare avanti.
Il disoccupato di lusso non ha bisogno di reddito di cittadinanza perché la sua ’azienda’ ha ormai il bilancio di un piccolo stato, ma soprattutto è sempre pronto a fare lavori socialmente utili per il suo Portogallo. Cristiano Ronaldo è una certezza: simpatico o meno, anche chi lo detesta deve solo inchinarsi di fronte alla grandezza di un perfezionista che dopo essere stato il primo giocatore nella storia a segnare in cinque mondiali diversi, ieri ha rischiato di realizzare la nona rete in 19 partite per la coppa del mondo, raggiungendo l’altra leggenda lusitana Eusebio nella classifica dei marcatori. In realtà, in diretta era sembrato che il gol dell’1-0 del Portogallo sull’Uruguay fosse suo, ma il replay ha dimostrato che sul cross di Bruno Fernandes il disoccupato di lusso non riesce a toccare la palla. C’è voluto qualche minuto anche alla Fifa per rettificare il marcatore, ma non è che la sostanza cambi molto.
A 37 anni, con una squadra ancora da trovare dopo la tumultuosa separazione dal Manchester United, CR7 rimane un modello di applicazione feroce, in campo e fuori. E la doppietta del compagno, che raddoppia e chiude il conto nel recupero e poi colpisce anche un palo, chiude definitivamente ogni discorso polemico.
Il raddoppio arriva con un rigore sancito dal Var per un fallo di mano in area di Gimenez del quale l’arbitro non si era accorto subito, ci ha pensato l’occhio artificiale a segnalarlo: con Ronaldo già sostituito, dal dischetto è andato ancora Bruno Fernandes e non ha lasciato scampo a Rochet.
Con questo risultato il Portogallo è già certo del passaggio del turno, dopo due sole partite, mentre l’Uruguay dovrà aspettare l’ultima partita contro il Ghana.

Fernandes fa il Ronaldo Portogallo, che rivincita

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