Venerdì 19 Aprile 2024

Mondiali 2022, Ronaldo: "Il mio caso non scuoterà il Portogallo. Possiamo vincere"

Il portoghese sullo scontro con lo United: "Non mi preoccupo di ciò che pensa la gente. Indosso una tuta antiproiettile, ma smettetela di parlare con gli altri giocatori di me"

Il 'caso Cristiano Ronaldo' dall'Inghilterra arriva fino in Qatar. Un po' come accaduto anche quattro anni fa, quando l'oggetto del discutere in Russia era il possibile passaggio di CR7 alla Juventus (poi concretizzatosi), anche stavolta i Mondiali vengono in parte offuscati dalle questioni relative al cinque volte Pallone d'Oro. Il portoghese deve fare i conti con lo scontro con il Manchester United, acceso dalla sua intervista a Morgan Piers del Sun, alla quale - hanno promesso i Red Devils - seguiranno delle conseguenze. La separazione a gennaio pare inevitabile, ma per adesso l'ex Real Madrid non vuole pensarci: la concentrazione va a quello che sarà l'ultimo Mondiale della sua carriera. 

Le parole di CR7

"Non mi preoccupo di ciò che pensa la gente. Parlo quando voglio farlo. Indosso una tuta di ferro, sono a prova di proiettile - ha sottolineato Ronaldo in conferenza stampa - Smettetela di chiedere ai miei compagni di parlare di me. Come altri episodi che a volte si verificano, può scuotere un giocatore ma non scuoterà la squadra". Squadra, quella allenata da Fernando Santos, che secondo il classe '85 può arrivare fino in fondo. "Questo Portogallo ha un potenziale incredibile. Possiamo vincere la coppa, ma ora pensiamo solo alla prossima partita con il Ghana. La rivalità con Messi? È come nella vita, ad alcuni piacciono di più le bionde e ad altre le more...".

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