Giovedì 25 Aprile 2024

Cheddira, dalla D al mondiale con il Marocco

Si avvera il sogno dei sogni dell'attaccante 24enne, capocannoniere della serie B col Bari. L'italiano di Loreto pronto a debuttare contro i vicecampioni del mondo della Croazia

Walid Cheddira

Walid Cheddira

Roma, 23 novembre 2022 - Quando lo scorso 10 novembre Walid Cheddira apprese dalla televisione la notizia più bella (sul divano c’era pure l’amico e compagno di squadra Folorunsho oltre ad altri due conoscenti, tutto venne immortalato in un video che ha fatto il giro del web), ovvero di essere stato ufficialmente inserito dal selezionatore della nazionale del Marocco Hoalid Regragui nella lista dei convocati per il Mondiale in Qatar l’attuale capocannoniere della serie B (9 gol e 5 assist finora, 13 reti in totale compresa la Coppa Italia) festeggiò come un bambino. Poi qualche ora dopo pianse di gioia nello spogliatoio del San Nicola di Bari. Abbracciato dai compagni e dall’allenatore Mignani che lo avrebbero perso nelle settimane più delicate del campionato.

Leggi anche: Mondiali 2022, il programma di mercoledì 23 novembre: orari e dove vedere le partite in tv

Fu immensa la felicità per quel ragazzone di 24 anni nato in Italia e cresciuto nel Loreto, nella Sangiustese in Serie D e poi passato in C con Arezzo, Lecco e Mantova prima di arrivare al Bari che in estate lo ha riscattato dal Parma per soli 180mila euro (contratto in scadenza il 30 giugno 2025). Sono bastati i primi cento giorni della stagione a Walino (così lo chiamano affettuosamente i baresi) per conquistare tutti e prendere tutto: la fiducia dei tifosi, la maglia biancorossa, le reti in coppa Italia e in campionato, la prima convocazione del Marocco, il premio di giocatore di B del mese di settembre battendo Ayé del Brescia, Menez della Reggina ed Esposito della Spal, la definitiva chiamata dei ‘Leoni dell’Atlante’, inseriti nel Girone F insieme a Belgio, Canada e Croazia.

Fra poche ore il Marocco di Hakimi e Amrabat farà l’esordio proprio contro i vice campioni del Mondo guidati da Brozovic e “l’italiano“ Cheddira non sta nella pelle. Forse non partirà titolare, ma pare certo che per lui si scomoderanno anche i dirigenti dello Sporting Lisbona perché da qualche settimana il bomber è diventato uomo-mercato, attirando le attenzioni non solo di Napoli, Udinese e Sampdoria (in Italia) ma anche di importanti club europei perché il marocchino è uno di quegli attaccanti che non si risparmia mai, un giocatore moderno e di talento che ogni allenatore vorrebbe: feroce nel pressing, sfiancante per le difese avversarie con le sue progressioni e i continui scatti in profondità. E in più, quest’anno, spietato sotto porta. "La convocazione non è frutto del caso - ha raccontato Cheddira prima di volare in Qatar -. Dietro ci sono anni di sacrifici. Perché non ho aspettato una convocazione dall’Italia? Quando il Marocco mi ha chiamato non potevo esitare: ho avvertito grande fiducia e mi sono sentito in dovere di ricambiarla. Subito. Ho accettato, senza nessun tipo di indugio. Il Marocco poi è anche il Paese dei miei genitori e le origini sono più importanti del successo. E ora sto vivendo il sogno dei sogni, non so dove posso arrivare...".

Il giocatore umile e disponibile, con la faccia da bravo ragazzo, sempre sorridente è generoso, oggi sarà idealmente spinto dall’affetto di tantissimi tifosi. In Marocco lo attendono con curiosità, ma per lui si stanno “attrezzando“ anche i connazionali che vivono in Italia e che magari hanno visto dal vivo le sue ultime prodezze. Come la nutrita la comunità (pugliese) del Marocco, parte della quale con domicilio a Turi, la terra di Oronzo Pugliese ad una manciata di chilometri dal capoluogo. "Cheddira è un nostro fratello" dicono i circa 200 marocchini pronti ad incollarsi davanti alla tv per assistere alla partita dei propri beniamini. Perché nel calcio che unisce, Walino riesce a far splendere quel legame patriottico a quello affettivo per la nazione in cui è nato e che lo ha accolto con affetto e amicizia.