C’è Francia-Marocco, il mondo si ferma

La gara più imprevista e affascinante. Regragui: "Mi danno del pazzo ma vogliamo vincere la Coppa". Chi marcherà Mbappé?

Allenamento del Marocco (Ansa)

Allenamento del Marocco (Ansa)

Doha (Qatar), 14 dicembre 2022 - "Vogliamo vincere la Coppa del Mondo. Le mie non sono parole vuote, se non hai fame nelle semifinali dei Mondiali"...: il ct del Marocco, Walid Regragui, non nasconde le sue ambizioni. Stasera la sua nazionale sfida i campioni del mondo in carica della Francia, una sfida nella sfida che non sa solo di calcio. Regragui, 47 anni, vera rivelazione di questo Mondiale, è nato nella regione parigina, a Corbeil-Essonnes, e ha trascorso quasi tutta la sua carriera professionale in Francia, a Tolosa, Ajaccio o Grenoble. Poi, è arrivato sulla panchina del Marocco per sostituire Vahid Halilhodzic, a fine agosto. "Ho la doppia nazionalità, è un onore e un piacere incontrare la Francia - ha assicurato - sarà una partita speciale per i miei parenti, la mia famiglia, i miei amici". Regragui conosce bene il valore dell’avversaria ("la Francia è la migliore squadra del mondo"), ma conosce anche le potenzialità dei suoi uomini e si appresta a vivere questa storica semifinale con spavalderia. "Dovranno essere forti per eliminarci, anche se sappiamo che tutti i pronostici sono contro di noi - sottolinea -. Abbiamo fiducia e non siamo stanchi; no, non si può essere stanchi quando sei alle semifinali della Coppa del Mondo". Nayef Aguerd, colpito dall’influenza ed out contro il Portogallo per un problema al tendine del ginocchio, si sta allenando, ma è in dubbio. Stesso discorso per il capitano Romain Saiss, mentre ha recuperato Noussair Mazraoui.

Malika Ayane e le piazze italiane in festa: "Siamo magrebini e milanesi". L'intervista

"Se la Francia ci lascia il possesso, lo prenderemo ma non credo che ce lo lasceranno. Quindi dovremo sapere come impedire loro di tirare in porta. Penso che i giornalisti europei non apprezzino il fatto che giochiamo un po’ come le squadre europee. Vogliono dire: erano carini questi africani che ballavano... È finita, vogliamo vincere. Forse sembrerò un idiota e la gente mi dirà che ho parlato troppo, ma ci crediamo". L’ostacolo Marocco separa la Francia dalla possibilità di sfatare la "maledizione dei campionì": è dal 1998, dal Brasile di Ronaldo, che un campione in carica non arriva in semifinale o in finale e addirittura dal 1962, dal Brasile di Pelé, che non bissa il successo.

E se alla vigilia del mondiale nessuno in Francia avrebbe pensato che il penultimo ostacolo sarebbe stato la nazionale marocchina, il tecnico Didier Deschamps invita tutti a non sottovalutare il Marocco. Una delle squadre che si è dimostrata più prolifica se la vedrà con la difesa più impenetrabile del mondiale. La sfida tutta Psg fra Mbappé e Hakimi si preannuncia come una delle chiavi tattiche della partita: Mbappé (come del resto Giroud che ha un solo gol in meno) è in corsa per la vittoria della classifica marcatori della quale è attualmente in testa, Hakimi è probabilmente uno dei migliori difensori di questo mondiale. In dubbio Rabiot e Upamecano, mentre Giroud è confermatissimo al centro dell’attacco.

Un Marocco da Oscar, contro la Francia è l'ora della rivincita

La favola del Marocco e dei suoi eroi cresciuti all'estero