Mondiali 2018, l'allenamento del Messico
Bologna, 1 luglio 2018 - Due vittorie e una sconfitta per il Messico nel girone nel quale è stata eliminata la Germania, ma il secondo posto ha prodotto lo scontro agli ottavi contro una delle favorite del Mondiale: il Brasile. Il Messico cercherà una impresa storica e che vorrebbe dire eguagliare il migliore risultato di sempre.
Mondiali 2018, il calendario degli ottavi CHICHARITO A QUOTA 1 – Sarà il Chicharito Hernandez a guidare la truppa messicana contro i verdeoro. Ma per l’ex Real Madrid il Mondiale ha riservato una sola rete nella vittoria per due a uno contro la Corea del Sud, anche se la sua presenza è di fondamentale importanza per i compagni soprattutto in termini di esperienza internazionale. Il commissario tecnico Osorio ha scelto fino ad ora due moduli di gioco, il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Presumibile che contro i brasiliani venga riproposto il primo, ovvero lo schema che ha permesso ai messicani di battere la Germania all’esordio. Il problema risiede nella squalifica del centrale difensivo Moreno, sempre schierato fino a qui: il suo posto potrebbe essere preso dal difensore del Porto Reyes. E allora in porta Ochoa, linea a quattro difensiva con Salcedo, Reyes, Ayala e Gallardo, a centrocampo a fare schermo il duo Guardado-Herrera, davanti il tridente Layun, Vela e Lozano a sostegno di Hernandez. Tre le reti segnate dai messicani fino a qui e con tre giocatori diversi, Lozano, Hernandez e Vela. Diffidati Layun, Gallardo e Herrera. Il Messico per due volte ha raggiunto i quarti di finale, in entrambe le edizioni che ha organizzato, nel 1970 e nel 1986. Sono tuttora i migliori risultati dei messicani a un Mondiale, e anche nel 2018 il rischio di non eguagliare quel record è molto alto. Servirà il miglior Messico e un Brasile distratto.
