Asano, il gol alla Germania e quella profezia di Wenger

La lunga carriera di Takuma, acquistato dall'Arsenal e poi sbocciato nello Stoccarda in Bundesliga. Un giramondo. Che da piccolino ha vissuto per un po' anche a Terni

Asano Takuma (sulla sinistra)

Asano Takuma (sulla sinistra)

Roma, 23 novembre 2022 - "Takuma è un talento infinito, un giovane attaccante ma dal futuro assicurato. È appena all'inizio della sua carriera ma ci ha subito impressionato, dal momento che in Giappone lo stavamo seguendo già da molti anni". Parole un po' datate, ma oggi più attuali che mai. Le pronunciò Arsene Wenger, quando il giovane Asano Takuma fu acquistato dall'Arsenal ormai otto anni fa. Era il 2016, a Londra rimasero molto incuriositi da questa sorta di Oliver Hutton 2.0. Non ebbe grande fortuna, ma la sua carriera in Europa se l'è ritagliata.

Ed oggi il Mondo si è accorto di lui. Il suo gol alla Germania è valso la storica vittoria dei Samurai contro la corazzata tedesca. Scatto sul filo del fuorigioco, aggancio pazzesco e progressione inarrestabile: da posizione defilata ha lasciato partire un gran tiro che si è infilato sotto la traversa alle spalle di Neuer, fin lì a tratti prodigioso.

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E la storia di Takuma è di quelle interessanti. Da piccolino ha frequentato anche l'Italia, vivendo per qualche mese a Terni. Da quelle parti lo chiamano 'Il Ternano', ma in patria il suo soprannome è un altro. Per tutti è 'Il Giaguaro'. Piccolo e veloce, abile anche nel gioco aereo. Alla Germania ha fatto male partendo da destra, ma può fare anche la prima punta. Poco fisico, ma tanta mobilità.

Gioca nel Bochum, in Bundesliga è già particolarmente apprezzato. Prima di far bene in Germania è letteralmente sbocciato al Partizan Belgrado. I primi passi li ha mossi nel Sanfrecce Hiroshima. Insomma, per essere un classe '94 di esperienza ne ha. Ormai non più giovanissimo, ma il suo momento di gloria il 'Giaguaro' lo ha vissuto oggi. Minuto 83 di Germania-Giappone, l'istante che cambia la carriera e lo rende eroe in patria. Così, all'improvviso e partendo dalla panchina. Era scritto nel destino.