Martedì 23 Aprile 2024

Mondiali al via, l’inclusione diventa show

Lo spettacolo diretto dall’italiano Balich ha aperto l’evento: Morgan Freeman ospite con lo youtuber diversamente abile Al-Muftah

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di Doriano Rabotti

Il problema è che siamo troppo vecchi, per credere ancora alle cerimonie d’apertura. Se fossero vere, se non fossero una volontaria sospensione della realtà alla quale gli spettatori partecipano lasciandosi incantare dallo spettacolo di luci e suoni, il mondo sarebbe già diventato migliore da un bel po’.

L’unica speranza sono i bambini e il modo in cui si lasceranno ispirare dai simboli, perché sono nel segno dell’inclusione i messaggi passati in mondovisione dallo stadio Al-Bayt con la voce dell’attore americano Morgan Freeman, che poi ha dialogato con il giovane youtuber qatariota Ghanim Al-Muftah, affetto da una malattia che lo ha privato alla nascita degli arti inferiori.

La cerimonia realizzata dall’italiano Marco Balich, star del settore, ha coinvolto anche gli Sbandieratori del palio di Niballo di Faenza, le sagome delle maglie delle 32 Nazionali, la sfilata delle mascotte passate e di quella del presente La’eeb (che rappresenta un gutra, il copricapo tipico degli arabi), con le colonne sonore delle altre edizioni, e ancora il cantante coreano Jungkook. Tornando a Freeman, tremenda la battuta circolata sul web: "Dal 2014 ha già partecipato a più mondiali dell’Italia".

Molto ’politiche’ invece le parole dell’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, nel breve discorso inaugurale: "Diamo il benvenuto alla Coppa del mondo. Abbiamo lavorato in tanti e duramente per allestire un torneo di successo, abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per il bene dell’umanità. Finalmente il giorno che tutti aspettavamo è arrivato. È bello che i popoli mettano da parte ciò che li divide e mettano insieme ciò che li unisce. Che siano giorni che possano ispirare bontà e speranza. Benvenuti e buona fortuna". Poco lontano, c’è stata anche una stretta di mano tra il presidente turco Erdogan e quello egiziano Al-Sisi: non l’avevano mai fatto, visti i rapporti tra i due paesi. Ieri sorridevano.

Capite perché sarebbe bello, credere alle cerimonie inaugurali?