Giovedì 25 Aprile 2024

Misano e il volley primi a riaprire al pubblico

Qualche migliaio di tifosi per la MotoGp a settembre. Verona apripista nella pallavolo. Basket, idea a Bologna: test sierologici agli abbonati.

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di Doriano Rabotti

Lo sport riapre almeno un po’ le porte al pubblico, e non è un caso che siano l’Emilia Romagna e il Veneto a tirare il gruppo: ci saranno tifosi a Misano per le due tappe del Motogp a metà settembre, garantisce il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che dopo aver spinto per primo per far tornare ad allenarsi le squadre di serie A della sua regione, sta partecipando alla campagna per la riapertura degli stadi.

E a Verona il volley potrà portare dentro l’Arena quasi quattromila persone per la Supercoppa, mentre Claudio Sabatini, patron dell’Unipol Arena di Casalecchio, propone di fare entrare gli abbonati che abbiano superato i test sierologici.

A Misano, il 13 e il 20 settembre, qualcuno potrà entrare: "Quanti? Qualche migliaio di spettatori sicuramente, siamo abbastanza certi che ci sarà la possibilità di farlo", ha garantito ieri Bonaccini, presentando un calendario di iniziative sportive, da qui a fine anno, che si è arricchito qualche giorno fa della Formula 1 a Imola e conterà su tre tappe del Giro d’Italia, due del Giro Under 23, le maratone di Ravenna e Reggio Emilia, l’Iron Man a Cervia.

Tutti eventi favoriti dall’aria aperta. In teoria c’era anche negli stadi della serie A, rimasti chiusi agli spettatori. Il nuovo fronte, non solo del governatore emiliano-romagnolo, è farli riaprire almeno in parte con "una percentuale di presenze che garantisca il distanziamento e quindi la sicurezza per gli spettatori, se si può stare al ristorante per due ore o sul posto di lavoro tutta la giornata è difficile spiegare come non si possa andare a vedere un evento sportivo per di più all’aperto. E uno stadio da 50mila posti non deve essere trattato come uno da 10mila". Di trasferte ancora non si parla, troppo complicate da gestire. Ma almeno gli abbonati in casa potrebbero avere un canale privilegiato.

Il volley, che fa parte del comitato 4.0 che raduna le discipline più penalizzate dal lockdwn che ancora colpisce gli sport di palestra, da una parte ieri ha lanciato l’allarme del rischio di chiusura dei club di vertice se non interverrà il governo, dall’altra ha incassato un risultato importante. Perché la finale di Supercoppa del prossimo 25 settembre, all’Arena di Verona, avrà almeno 3.800 spettatori sugli spalti. Lo ha annunciato il presidente del comitato provinciale Fipav veronese Stefano Bianchini a Radio1909 Bologna: "Sarà l’evento giusto per ripartire, siamo già sicuri dei 3.800 posti e lavorando con il governatore Luca Zaia speriamo di poter arrivare a settemila".

Il basket dal canto suo ha deciso di partire comunque, a costo di farlo a porte chiuse. Ma ieri da uno dei centri nevralgici dei canestri italiani è arrivata una proposta che può sbloccare la situazione. L’ha fatta Claudio Sabatini, ex patron della Virtus, oggi ‘affittuario’ della Fortitudo che si è spostata a Casalecchio per permettere ai 4.300 abbonati di vedere le partite, stando distanzati: "La cosa che ha più senso è fare i test sierologici agli abbonati. Basterebbe farlo 48 ore prima, tenendo presente che la temperatura viene comunque misurata all’ingresso. All’Unipol Arena ne possiamo svolgere 3mila al giorno, sarebbe l’unica garanzia per far entrare solo chi è negativo, lasciando fuori chi è positivo e asintomatico", ha detto Sabatini.