Martedì 23 Aprile 2024

Milan, la forza e il black out: impresa Roma

Il Diavolo avanti 2-0 con Kalulu e Pobega rovina tutto: Ibanez e Abraham (al 93’) per il pari, il Napoli scappa ancora ed è a +7

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di Giulio Mola

Un pareggio pazzesco, due punti persi, un mare di rimpianti. Proprio come accaduto all’Inter. Le otto settimane di Pioli, quelle che il tecnico del Milan ritiene decisive per la stagione dei campioni d’Italia, cominciano con la grande beffa: il Milan butta al vento una vittoria che fino al minuto 87’ sembrava certa, limpida, meritata. E invece no: i rossoneri si fanno rimontare negli ultimi sette giri di lancette (recupero compreso) da un’indomita Roma. Due lampi che gelano la platea dei 70mila. Il pirotecnico 2-2 finale rallenta la corsa dei campioni d’Italia, che tornano a 7 punti dalla vetta (secondo posto a braccetto con la Juventus) mentre i giallorossi agguantano alla Lazio e continuano la rincorsa Champions.

Gara non bellissima, va detto. Ma intensa. Infinita. Emozionante. Milan più squadra, certo, ma il carattere della Roma è stato determinante.

Pioli ha ancora gli uomini contati (10 gli indisponibili) e deve confermare l’undici di Salerno. Giallorossi col tridente Abraham-Zaniolo-Dybala. Prima del fischio d’inizio tutti con gli occhi lucidi nel minuto di silenzio per ricordare Vialli. E uno striscione esposto in curva:”Sinisa e Gianluca: dalla Sud un commosso addio”.

Poi la partita: lo squalificato Mourinho (in panchina il vice Foti) punta su difesa bassa e ripartenze. Spazi angusti per il Milan nella metà campo avversaria, le “imbucate” centrali sono complicate e così i rossoneri sono costretti ad allargare il gioco sulle fasce. Soprattutto quella sinistra, dove Leao attacca bene la profondità. Quando il portoghese parte Celik non riesce a stargli dietro, innesca la quarta e poi la quinta, provando a giocare di sponda con i compagni. La Roma resta in trincea, mezz’ora scivola via noiosa. Il primo tiro in porta è di Diaz (28’) dopo scambio con Hernandez, attento Rui Patricio che alza in angolo. Tonali dalla bandierina mette in area un pallone che il liberissimo Kalulu colpisce di testa attorcigliandosi e beffando l’intera retroguardia ospite. Proteste dei giallorossi per qualche “blocco” sospetto in area. Dopo aver fatto solo copertura preventiva a quel punto la Roma si accende. Si vede Dybala (33’) che parte bene in slalom ma poi inciampa su se stesso al momento del tiro. E prima del giro di boa Zalewski sfiora il palo dalla distanza.

Anche in apertura di ripresa il Milan si mostra più tonico: Bennacer innesca Leao in contropiede, poi Theo Hernandez ci prova dalla distanza. E’ superiore per fisicità, lo si percepisce dai recuperi difensivi. Fuori l’impalpabile Zaniolo con Cristante, poi entra anche El Shaarawy, mentre Pioli risponde con Pobega e Vranckx. Proprio l’ex granata Pobega in contropiede (lanciato da Leao) sembra chiudere il match. Partita finita? Mai. La capocciata di Ibanez a tre minuti dalla fine riapre i giochi, poi Abraham al terzo di recupero completa la rimonta. Con l’amarissimo sapore della beffa per il Milan.