Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan-Inter, scudetto da tripla cifra

Tra diritti tv, premi, market pool, incassi e valorizzazioni la vittoria del campionato vale almeno 100 milioni

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di Mattia Todisco

Uno scudetto da tripla cifra. Anche di più. Milan e Inter si giocano il campionato negli ultimi 180’, consci del fatto che il risultato sportivo ha ricadute importanti sulle casse societarie. Per tante voci: si parte dai premi, si passa attraverso il market pool della Uefa, la Supercoppa, il valore dei giocatori e tanti altri fattori di cui è anche complicato calcolare la reale entità. Quel che si sa è quanto si mette in tasca per ragioni di diritti tv: una ventina di milioni (23,4 chi conquista il tricolore, 4 in meno per il secondo).

Chi arriva davanti a tutti prende anche 10 milioni di market pool Uefa, un gradino più sotto si scende a 7,5. L’Inter si è già assicurata la presenza in Supercoppa grazie al successo in Coppa Italia, ma al di là di questo chi vince lo scudetto ha anche tale vantaggio e vale metà dei 3 milioni di euro di montepremi. Come detto, ci sono poi i guadagni variabili.

Non è lo scudetto in sé a decidere quanto si mette in tasca per la Champions, perché per quello basta arrivare nei primi quattro posti, ma la prima piazza è a tutti gli effetti una di queste quattro e vale la possibilità di raggranellare (stando solo alle due milanesi) dai 46,77 milioni che il Milan ha totalizzato in questa stagione di Champions ai 64,17 dell’Inter.

La differenza è dovuta alle vittorie conseguite, ai turni superati, al market pool che varia a seconda di come vanno le altre italiane e al ranking Uefa. Meno di una quarantina di milioni, anche quando si va malissimo, non si portano a casa. Per arrivare a una rotonda quota 100 milioni (considerando i 40 appena citati, la quota da 1,5 della Supercoppa e i 33,4 tra diritti tv e market pool) mancherebbe un ultimo quarto della torta. Venticinque milioni circa che si cumulano piuttosto facilmente tra quel che viene introitato dagli sponsor (lo scorso anno l’Inter registrò un plus per circa 15 milioni) e i super incassi che partite come Milan-Liverpool (5 milioni nonostante la capienza ridotta a 57mila spettatori) o Inter-Real Madrid (3 milioni e stadio con tetto a 37mila presenti) fanno registrare.

Fin troppo aleatorio sarebbe il discorso sul valore delle rose: l’Inter, secondo i dati di Transfermarkt, aveva una rosa alla fine dello scorso campionato cresciuta del 17% rispetto a un anno prima, ma ha poi ceduto Eriksen, Hakimi e Lukaku subendo un ovvio calo.

Lo stesso è capitato al Milan secondo dopo le cessioni di Donnarumma e Calhanoglu. Persino con cessioni del genere, un gruppo scudettato assume un valore maggiore rispetto agli anni precedenti.