Milan e Juve, voglia di rimonta impossibile

Pioli alle 12.30 costretto a svoltare con il Sassuolo, Allegri cerca di dare un senso al campionato: alle 15 c’è il Monza che lo batté all’andata

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di Ilaria Checchi

Davanti a un San Siro quasi sold out (sono attesi circa 70mila spettatori) il Diavolo è chiamato a dare una risposta concreta alla disastrosa sconfitta contro la Lazio facendo il massimo risultato contro il Sassuolo. Il pranzo domenicale suona come un banco di prova dove alibi e appelli sono finiti e dove il bel gioco può anche essere messo da parte in favore dei tre punti: "Si esce dalle difficoltà anche con gare sporche, serve concretezza" la sintesi del tecnico emiliano. Il clima nello spogliatoio parla di più silenzi e qualche sorriso in meno, ma la volontà di remare tutti dalla stessa parte e la coesione restano intatti. Per fermare i neroverdi il Milan dovrà fare le cose semplici e farle bene, con l’allenatore che si è additato come primo responsabile della crisi suonando la carica al grido di "compattezza e chiarezza", la stessa con cui è pronto a schierare una formazione in parte obbligata tra squalificati (Bennacer, al suo posto Krunic) e assenti (Tomori, Maignan, Florenzi, Ballo-Touré e Ibra): Calabria, pronto a tagliare la presenza numero 200 con il Milan, e Theo Hernandez sono recuperati mentre l’ex Chelsea sarà sostituto, accanto a Kalulu, da Kjaer. Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao supporteranno un Giroud asettico sotto porta da un più di un mese. Con il mercato che non regalerà colpi ("Abbiamo le qualità necessarie per uscire dal momento") l’obiettivo di Maldini restano i rinnovi, con quello dell’attaccante francese in pole position appena il calciomercato invernale avrà chiuso i battenti: il prossimo incontro porterà alla fumata bianca, con un prolungamento a 3.5 milioni.