Venerdì 19 Aprile 2024

Milan e Juve, la nobiltà non può aspettare

Alle 18 la partitissima: i campioni d’Italia contro i dominatori del Duemila. Eppure sono tutti in ritardo in classifica e in Champions

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di Ilaria Checchi

Da sempre il grande classico che vede affrontarsi Milan e Juventus va oltre il mero risultato che il manto di San Siro, questo pomeriggio alle 18, rivelerà: la storia, il blasone e i protagonisti in campo rendono la sfida di oggi decisamente accattivante, mentre per Pioli e Allegri rappresenta la cosiddetta "prova del 9". Se il Diavolo deve, infatti, dimostrare che il pesante ko di Londra è stato solo uno sgradevole incidente di percorso, i bianconeri, a quattro lunghezze dai campioni d’Italia, sono chiamati a fare risultato dando continuità alle vittorie interne contro Bologna e Maccabi Haifa e dimostrare di saper fare bottino anche in trasferta. "Servirà una grande partita sotto il profilo della personalità, della tecnica, della forza mentale perché le gare a San Siro non finiscono mai" il monito del tecnico toscano, a cui fanno eco le parole del mentore rossonero: "Siamo tutti responsabili della sconfitta con il Chelsea, io in primis, ma c’è la voglia di far vedere che siamo un gruppo diverso: con la Juve dovremo essere una squadra equilibrata e attiva in entrambe le fasi di gioco". Per confermare che la serata europea è stata davvero archiviata il Milan potrà fare affidamento, con tutta probabilità, sul rientrante Theo Hernandez (la decisione in merito al terzino francese sarà presa questa mattina), con Pioli pronto a ridare fiducia sulla trequarti a Charles De Keteleare, nonostante la prestazione sottotono contro i Blues, ricordando come sia Leao che Tonali abbiano impiegato del tempo per adattarsi e diventare determinanti, e a Rade Krunic in un possibile ruolo di mezz’ala destra. Allegri, dal canto suo, recupera Bonucci e Milik ma il grande assente per squalifica sarà Angel Di Maria, star indiscussa dell’ultima vittoria in Champions: tocca, dunque, a Vlahovic prendersi sulle spalle il peso dell’attacco e trascinare i suoi provando a firmare il suo primo gol a San Siro. A sostenere il serbo, oltre all’ex Marsiglia pronto a stringere i denti dopo un leggero affaticamento muscolare, ci sarà Kostic, con la Juventus pronta a tornare a un più solido 4-4-2: i bianconeri finora hanno conquistato solo due pareggi lontano dall’Allianz Stadium ma per il tecnico quella di oggi potrebbe essere la volta buona: "La squadra farà una grande partita, siamo pronti a giocarcela fino alla fine".