Milan, chiudi la porta in fretta: Gigio è libero

Donnarumma può già firmare con altri: Raiola gioca al rialzo, Maldini forte della volontà del ragazzo. Ibra fa "tic toc": rientro vicino?

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di Giulio Mola

E’ lungo ma pure intrigante l’inverno dei parametri zero, ovvero di quei calciatori che hanno il contratto in scadenza il prossimo giugno. Accanto a ’mostri sacri’ come Messi, Aguero, Di Maria e Sergio Ramos, ci sono anche giovani e vecchi campioni della nostra serie A, in particolar modo del Milan. Che di fatto, ha la situazione più complicata da gestire con giocatori in ’odor’ di svincolo. Una su tutte: la trattativa per il rinnovo di Gigio Donnarumma, che almeno teoricamente potrebbe già firmare per un altro club senza alcuna autorizzazione da parte del club meneghino. Ovvio, non c’è da stupirsi: diverse ’big’ d’Europa (Psg e Real) qualche chiamata l’hanno fatta (o ricevuta dal procuratore del diretto interessato) negli ultimi mesi, più di tutte la Juventus che almeno un paio di volte ha tentato l’assalto al portiere del Milan e della Nazionale. La prima discutendo con la dirigenza rossonera, l’ultima (in estate) con una proposta principesca presentata direttamente all’agente Mino Raiola: 10 milioni a stagione per cinque anni, provvigioni escluse. A condizione di avere il cartellino del giocatore gratis, per poi cedere Sczesny facendo una ’plusvalenza’.

Gigio sa tutto. Ha ascoltato, ma non si è fatto inflenzare, visto che sul campo il suo rendimento è sempre stato all’altezza. Lui pensa a giocare, Raiola a trattare. Anche per questo le parti continuano a lavorare a fari spenti, e ogni giorno può essere quello giusto per la ’fumata bianca’, nonostante le voci più recenti riferiscono ancora di ’distanze’ fra domanda (dell’agente) e offerta (della società). Il Milan ha già messo sul piatto quattro anni di contratto partendo da poco più di 6 milioni a stagione (più o meno quel che Gigio guadagna attualmente) a salire. Con aggiunta di eventuali bonus ’Champions’. Raiola non ci sta e gioca al rialzo: chiede di più (compresa una clausola rescissoria) perché sa che altri estimatori possono dare di più. Ma nonostante il ’braccio di ferro’ vada avanti da tempo, in via Rossi sono ottimisti. I dirigenti Maldini e Massara (che contestualmente lavorano anche sul rinnovo, non meno semplice, di Calhanoglu, disposto ad ’accontentarsi’ di 4 milioni netti per un quadriennale) sono convinti che alla fine l’accordo sul prolungamento si troverà. "Non ci sono sviluppi", ha tagliato corto domenica il ds Massara. Così come non sono previsti blitz di Raiola in sede, anche perché ormai in tempi di pandemia si fa tutto in video-call. Pure una trattativa di mercato.

Vero, se un errore c’è stato da parte del Milan è forse quello di essere arrivato a sei mesi dalla scadenza del contratto senza il rinnovo. Ma chi conosce bene Gigio non sembra preoccuparsi. Perché la volontà del giocatore, anche quando il Milan annaspava dietro le prime quattro, è sempre stata di rinnovare con i rossoneri, per un legame affettivo e per un senso di gratitudine nei confronti di chi ha creduto in lui. Raiola ha questo mandato, continuando a fare il suo mestiere che è quello di portare a casa quanto più possibile. Ma il desiderio di Gigio a maggior ragione vale oggi, visto che una delle ’condizioni’ per restare era quella di costruire una squadra competitiva. Oggi questo Milan, che sogna lo scudetto e il ritorno in Champions, una big lo è di sicuro. Con importanti margini di crescita. "Mi sorprenderei davvero se Gigio andasse via a zero euro", ci confida chi sente il gigante di Castellamare quotidianamente, puntando sul fatto che mai farebbe lo sgarbo di andare via a parametro zero, creando un danno economico al club a cui deve tutto. La trattativa va avanti, in attesa di arrivare alla cifra giusta (7,5 milioni?). Di sicuro il Milan farà di tutto per tenere il giocatore-simbolo.

Intanto Ibra fa sperare i tifosi con un video sibillino da Milanello: segna e scrive "tic toc". Ma anche ieri ha lavorato a parte: per averlo con la Juve domani servirebbe un miracolo.