Milan, battere le piccole e sognare in grande

Il gruppo di Pioli ha lasciato punti contro le squadre alla portata, al Meazza alle 20.45 arriva l’Empoli: Theo non c’è, Ibra in panchina

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di Mattia Todisco

Se la difficoltà di un calendario si calcola abitualmente guardando la posizione in classifica dell’avversaria, nel caso del Milan il concetto tende all’opposto. Più è spendibile l’aggettivo di "provinciale", più la squadra di Pioli ha faticato a venirne a capo in questa stagione. I punti persi nelle gare col pronostico a favore sono stati bilanciati da quelli strappati negli scontri diretti, l’ultimo vinto a Napoli meno di una settimana fa. "Non era l’ultimo gradino", dice Pioli, che porta il discorso all’estremo. Non fa paura la Juve, in poderosa rimonta, ma l’Empoli che stasera arriverà al Meazza. Lo dimostra il percorso.

Il Milan vince il derby con l’Inter, ma pareggia a Salerno e in casa con l’Udinese. Perde in casa con lo Spezia, sebbene con tutte le polemiche del caso per il gol negato a Messias nel finale. Un trend non troppo differente da quello mostrato nel girone d’andata.

Dal canto loro, i toscani vivono un momento di chiara difficoltà. Il gioco impostato da Andreazzoli, sbarazzino e basato sulla freschezza dei suoi giovani virgulti, di recente è risultato meno efficace. La situazione è ancora di relativa tranquillità, entrando nel discorso salvezza: i punti di vantaggio sulla terzultima sono dieci, anche se il Venezia deve recuperare un incontro.

Coincidenza vuole che anche gli ospiti hanno vinto la loro ultima partita in Serie A al Maradona, ma era il 12 dicembre. Sei pareggi e cinque sconfitte fa. Pioli non ha Theo Hernandez, da tempo rinuncia a Kjaer e punta sulla coppia Tomori-Kalulu in difesa, visto che Romagnoli è appena rientrato nei ranghi e che il duo ha superato di slancio un test complicato come quello in Campania.

L’esperienza di Florenzi è la medicina scelta per tappare il buco a sinistra. In panchina ci sarà ancora Ibrahimovic e non è detto che lo svedese non venga chiamato a dare il suo apporto durante la partita. Senza di lui il Milan è rimasto aggrappato ai sogni scudetto, li accarezza tuttora dall’alto della cima della classifica, aspettando il recupero tra Bologna e Inter per capire il reale aspetto della graduatoria.

Attesa anche per le decisioni dell’Uefa: ieri Ivan Gazidis e Giorgio Furlani sono stati a Nyon per un’audizione in cui hanno mostrato i progressi degli ultimi mesi in termini di Fair Play Finanziario.