Mihajlovic, l’eroe dei due mondi

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di Paolo Franci

Le foto, gli scarpini, un pallone, la maglia. Gocce di memoria per costruire un ponte nel ’suo’ primo teatro, lo Stadio Olimpico. Un ponte "per il futuro affinché Sinisa non venga mai dimenticato" è il pensiero di Diego Nepi Molineris, dg di Sport e Salute, se lo scrigno da aprire è quello dell’Olimpico.

Nel giorno di quel che sarebbe stato il suo 54esimo compleanno, Sinisa Mihajlovic è eterno nel ricordo una volta di più, grazie all’omaggio di Roma, Lazio e Sport e Salute. L’ex tecnico del Bologna e giocatore di Roma e Lazio stato inserito nel Tour delle Leggende dello Stadio Olimpico con alcuni oggetti a ricordo della carriera da giocatore, mentre le maglie di Roma e Lazio sono state affisse dalla moglie Arianna e dai figli accanto a quella di Francesco Totti.

Semplice nelle parole, con un sorriso che diventa icona nel ricordo del marito, Arianna Mihajlovic ha ringraziato: "per la partecipazione e l’affetto che avete dimostrato in questa giornata particolare del suo compleanno. C’è tanta emozione ed è un onore l’affetto che state dimostrando a lui e a noi. Sono stati giorni difficili, ma seguiamo il suo messaggio, portandolo nel cuore. E’ stato stupendo tornare qui all’Olimpico, grazie a Roma, Lazio e Sport e Salute".

Commozione, come quella di Alessio Scarchilli, ex romanista, ma anche ricordi pieni di gioia e divertenti: "Per farlo arrabbiare gli dicevamo che Roberto Carlos calciava le punizioni meglio di lui...", ha ricordato l’ex portiere della Lazio Nando Orsi, schierato accanto ad Angelo Peruzzi, mentre Dario Marcolin, altro ex laziale, ha ricordato come Sinisa sia "stato celebrato al suo funerale come un capo di Stato, perché le persone hanno apprezzato il campione, ma anche l’uomo e il padre di famiglia".

La chiusura è di Nepi Molineris che, con la consueta eleganza, ha rivelato un episodio custodito nei suoi 12 anni di gestione dell’Olimpico: "Ho avuto l’onore di ospitare il Sinisa allenatore e in questo stadio, dove si sono intrecciate meravigliose avventure di grandi allenatori e grandi uomini. Ebbene lui - prosegue Nepi Molineris - prima di recarsi in sala stampa per parlare con i giornalisti cercava la moglie Arianna, l’abbracciava e si baciavano, una cosa bellissima che ho visto fare solo a lui. In quel gesto c’erano i suoi valori di padre, marito e uomo, oltre che di grande sportivo".