Mick e la Rossa parlano la stessa lingua: "Fiorano è casa mia, la Ferrari un sogno"

Schumi jr scende in pista per i test, poi strega tutti con un ottimo italiano. Nuovi giri anche per Carlos Sainz

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di Leo Turrini

Mick Schumacher parla già in italiano. "Tanti vaccini a tutti! – scherza per il Tg1 – Io a Fiorano ci venivo da bambino con papà e certo diventare pilota Ferrari è il mio sogno. Sono fiero del cognome che porto e non mi pesa". Per ora, trattasi soltanto di suggestione. Ma presto potrebbe diventare un tormentone. Perché al cuore (Ferrari) non si comanda.

Insomma, ieri a Fiorano è stato il giorno della...staffetta. Al mattino Carlos Sainz, il nuovo compagno di Leclerc, ha completato il rodaggio al volante della Rossa del 2018. Al pomeriggio, nell’abitacolo della monoposto gli ha dato il cambio Mick Schumacher.

Ora, c’è poco da fare. Secondo voi, il piccolo popolo che si era radunato a bordo pista per chi, dico idealmente, poteva mai fare il tifo?!?

Aggiungo subito che ci sta, per ragioni talmente ovvie che nemmeno starò a spiegarle. E di sicuro Sainz, che è un ragazzo solido ed intelligente, comprende le mozioni del cuore (sempre quello, sempre Ferrari). A scanso di equivoci. Io non ho la pretesa di sapere quanto valga davvero, ai massimi livelli, Schumi junior. I giri di ieri (non i primi per lui su una Rossa da Gp) e quelli che percorrerà ancora stamattina non sono utili per una risposta.

Ma, al netto dei sentimentalismi, è serio l’investimento che la Ferrari sta facendo sul ragazzo. Sul figlio d’arte. A Maranello in Mick ci credono, a prescindere dal cognome. E lo stanno aiutando, dal percorso in Accademia all’approccio in F1 targato Haas.

Tutto questo è molto bello.

I Contratti. E dicevo del tormentone, che pure potrebbe rivelarsi un diversivo, a fronte di esiti non eclatanti della Rossa. In sintesi. Sainz ha un contratto di due anni. Schumi junior si farà due stagioni con Haas. La prima sarà esclusivamente dedicata all’apprendimento. La seconda, sarà quella della verità.

Sainz se la giocherà e sono convinto che regalerà belle sorprese. È carico, fiducioso. "Lavorerò bene con Leclerc – ha detto ieri lo spagnolo – Vogliamo riportare la Ferrari dove merita di stare. Io tifavo per il Cavallino quando ero bambino e farò di tutto per rendere più vicino il ritorno alla vittoria della Rossa".

Sante parole. Ma quello che immagina il popolino, lo si capiva bene scrutando le facce della gente ieri sul ponte di Fiorano. Magari non succede, di rivedere Schumacher al via di un Gran Premio al volante di una Ferrari.

Ma se succede...