Giovedì 18 Aprile 2024

Messi, il "precario" che trascina l’Argentina

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Il sogno è quello di vincere finalmente un grande torneo con l’Argentina. Ha fatto incetta con il Barcellona, sebbene l’ultimo biennio sia stato più avaro di soddisfazioni (solo una Coppa di Spagna), ma in nazionale Lionel Messi non ha avuto uguali capacità e fortuna. L’oro olimpico a Pechino e il Mondiale Under 20 sono ricordi lontani e largamente insufficienti per uno dei più grandi giocatori della storia del pallone. Nella Copa America in corso di svolgimento in Brasile, però, Messi sta facendo di tutto per colmare la lacuna. Quattro gol di cui due direttamente su punizione, quattro assist, quattro man of the match. In cinque partite, l’ultima delle quali negli ottavi contro l’Ecuador. E pensare che sullo 0-0 la "Pulce" si è permesso anche di divorarsi una rete sullo 0-0, a campo aperto in uno contro uno con il portiere.

Delle assistenze di Messi, che in questo stesso torneo ha perso tre volte in finale (da aggiungere alla sconfitta nell’ultimo atto del Mondiale 2010 contro la Germania), si è giovato anche Lautaro Martinez. Ci ha messo quattro partite per centrare il bersaglio, l’interista, poi si è sbloccato contro la Bolivia nell’ultima gara del girone e ha messo la firma del definitivo 2-0 con gli ecuadoregni.

Nella notte italiana tra mercoledì e giovedì la Seleccion affronterà la Colombia. Obiettivo di squadra: superare tutti e togliersi finalmente una soddisfazione, sapendo di essere i favoriti insieme al Brasile. Quello a titolo personale, per Messi, è dimostrare di poter essere ancora il migliore e magari mettere un mattoncino per il Pallone d’Oro. Dal canto suo Lautaro, che dopo l’addio di Hakimi all’Inter dovrebbe restare a Milano, può alzare ulteriormente la propria valutazione, già arrivata attorno ai 90 milioni. Il suo nuovo agente, Alejandro Camaño, sta dialogando con Marotta e Ausilio per prolungare il contratto in scadenza nel 2023.

La questione non è tanto economica, visto che la società da tempo ha deciso di riconoscere un aumento rispetto all’ingaggio attuale da 1,5 milioni di euro, quanto di progetto. Il giocatore vuole essere sicuro di non legarsi a una società costretta a cedere ogni estate un pezzo pregiato per ragioni di bilancio, come è accaduto con Hakimi.

Mattia Todisco