Venerdì 19 Aprile 2024

Messi batte l’idolo di papà e salva l’Argentina

Il suo sinistro magico allontana i fantasmi e rilancia l’Albiceleste che batte il Messico allenato dal Tata Martino di cui babbo Jorge era tifoso

di Leo Turrini

Ultimo tango nel deserto? Ma no, non ancora. Soprattutto se ti chiami Leo Messi e sei l’erede conclamato di Diego Armando Maradona. E qui non importa stabilire chi sia stato il più grande, sono dibattiti oziosi. Quello che conta è che l’Argentina, contro il Messico, stava vedendo le streghe, i fantasmi di Pancho Villa, gli spettri di Zorro eccetera eccetera. Poi ci ha pensato lui.

Lui, Messi. Si è inventato un gol con il suo diabolico piede sinistro. Il più mancino dei tiri, venuto a spezzare un equilibrio che la paura dell’Albiceleste, reduce dalla incredibile disfatta con i sauditi, stava congelando sullo 0-0. Poi sarebbe arrivato anche il 2-0, con Fernandes, però la differenza l’aveva fatta il migliore. Scherziamo pure con i fanti, ma lasciamo stare i santi, per favore.

Messi insomma ha fatto Messi e ha tenuto in vita una squadra che peraltro ancora qualificata non è: al gruppo di Scaloni servirà far risultato anche contro la Polonia. Ma lo sapete e lo sappiamo: il calcio è da sempre un enorme mistero psicologico. Ora che ha allontanato gli incubi, la squadra della Pampa ha l’occasione di recuperare i pronostici di inizio autunno, quando un po’ tutti giuravano che questo sarebbe stato il Mundial di Leo la Pulce.

Prima, prima del gol della svolta, cioè nel primo tempo, l’Argentina era stata semplicemente orrenda. Zero idee, zero tiri in porta, zero risposte alle sollecitazioni del ct Scaloni, che aveva cambiato mezza formazione dopo il disastro con i sauditi. L’interista Lautaro non pervenuto, lo juventino Di Maria in vacanza e Messi malinconicamente intento a contemplare l’oscena suggestione di un altro fallimento Mundial.

Adesso, però, cambia tutto. Non è raro il caso di una Nazionale che stenta nella fase a gironi (pensiamo all’Italia di Bearzot nel 1982) e poi decolla.

Figuriamoci se alla cloche ci sta Leo Messi. Uno che tanto per cambiare ha raggiunto un altro record: otto gol con l’Argentina ai mondiali, come Diego Armando Maradona. Segnando proprio contro il Tata Martino, l’idolo di papà Messi che era suo tifoso ai tempi del Newell’s Old Boy.

Buona domenica.