Martedì 23 Aprile 2024

"Melbourne, come stare in prigione ma col wifi"

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Cresce la preoccupazione dell’opinione pubblica australiana, spaventata dal Covid, contro gli Open di tennis. La notizia che altri due giocatori sono risultati positivi dopo il tampone all’aeroporto di Melbourne ha rinfocoloto le polemiche sugli arrivi dall’estero per il primo Grande Slam dell’anno. Il Melbourne Major inizierà l’8 febbraio, con tre settimane di ritardo. Giocatori ed accompagnatori devono rispettare 14 giorni di quarantena negli hotel, con cinque ore al giorno di libertà e solo per allenarsi (ieri Djokovic lo ha fatto in balcone). Ma 72 tra uomini e donne sono finiti in stretto isolamento, senza alcuna autorizzazione ad uscire, per essere entrati in contatto con positivi durante i voli per l’Australia. Roberto Bautista Agut ha paragonato la propria stanza a una cella di prigione: "È lo stesso, solo che abbiamo il wi-fi. Non riesco a immaginare di restare due settimane così", ha detto il tennista spagnolo in un video.