Martinenghi-Panziera, Roma è tutta azzurra

Altro oro per i dominatori della rana e del dorso: Cerasuolo argento super. Niente bis per Paltrinieri che nei 1.500 si arrende a Romanchuk

di Gianmario Bonzi

Avanti a suon di primati. Almeno un oro al giorno nel nuoto, primo posto nel medagliere della disciplina e assoluto, un pubblico forse mai così caldo, sportivo e competente, un Europeo probabilmente destinato a essere ricordato anche fra 100 anni. E se Paltrinieri, per una volta, si dimostra umano (argento sui 1500sl), ecco una Margherita Panziera capace di riscrivere la storia e vincere per la prima volta una finale sui 100 dorso (uomini e donne non fa differenza), con la doppietta 100200 mai realizzata prima da nessun italiano in nessuna disciplina, maschi compresi. Il caldo è infernale, ma quanto sta facendo l’Italia degli sport acquatici nel 2022 è aria fresca. Gli ori del nuoto in corsia sono due nella penultima giornata del programma a Roma, con Martinenghi (50 rana da primato italiano, 26"33) e appunto Panziera (100 dorso in 59"40). Tete, che chiuderà le sue fatiche oggi con la staffetta mista, vanta in stagione tre ori e un argento su quattro gare individuali tra Mondiali ed Europei, da vero re della rana 2022. E ancora una volta, come nei 100 uomini e donne, è arrivata un’altra doppietta oro-argento, con il secondo posto del talentuoso Cerasuolo (imolese classe 2003). Panziera esalta la folla con una rimonta entusiasmante nell’ultima vasca, lei che di sicuro velocista non è e quindi non può passare forte ai 50m: ma nel finale risucchia Harris (argento) e Toussaint (bronzo) per scatenare il pandemonio allo stadio del nuoto, diventando la terza italiana, dopo Alessia Filippi (2008) e Simona Quadarella (2018-2021-2022) a conquistare due successi individuali nella medesima edizione di un Europeo. Vola sempre più in alto, senza porsi confini, Alberto Razzetti che piazza un favoloso bis sul podio e, dopo l’oro nei 400 misti, è di bronzo nei 200 farfalla come a Budapest quindici mesi fa in 1’55’’01, dietro solo al campione di tutto, l’imprendibile magiaro Kristof Milak. Bello il ruggito di Sara Franceschi, che vendica il quarto posto dei 400 misti conquistando un meraviglioso bronzo sui 200 misti in 2’11’’38, da dedicare al papà e allenatore Stefano, che la segue da sempre. Un boato accoglie comunque Gregorio Paltrinieri sul podio dei 1500sl, chiusi al secondo posto, come un anno fa e sempre dietro Romanchuk. Gregorio ci prova nella prima parte della gara, poi si arrende al ritmo troppo sostenuto dell’ucraino, decisamente commosso poi durante la premiazione e primo in 14’36"10, personale: "Ero proprio morto, senza forze - dice Paltrinieri, argento in 14’39’’79 -, anche al top sarebbe stata dura battere Misha". L’ennesima giornata di gloria del nuoto italiano si chiude con il bronzo della 4x200 stile libero mista (Di Cola, Ciampi, Mizzau, Cesarano). Oggi gran finale in corsia con Pilato, Quadarella, Ceccon, Razzetti, Detti e le staffette miste.