Mercoledì 24 Aprile 2024

Martina, un grande sorriso per lasciare Parigi

Roland Garros, Gauff vince la semifinale in due set e trova Swiatek all’ultimo atto. Trevisan può ripartire con ancora più fiducia

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di Paolo Franci

Sì, aprilo quel sorriso, Martina. Perché la vita è bella anche se a Parigi le prendi 6-3, 6-1 da una ragazza che è alla prima finale Slam della carriera e non ne può più di paragoni con Venus e Serena. Sì, aprilo e fallo a vedere al mondo perchè, come dici tu dopo aver sconfitto l’avversaria più temibile, l’anoressia, "se perdo mi girano le scatole ma poi mi ricordo che la vita è un’altra cosa".

E’ comunque la vita è bella perché a Parigi la Trevisan ha riscoperto se stessa in un ambito che sembrava essere scivolato via come finissima sabbia tra le dita: il tennis dell’elite mondiale.

La storia è ormai nota: Martina a 17 anni ha mollato il tennis quando era già nel grande giro junior, a causa dell’anoressia e dello stress. Poi, dopo quattro anni è ripartita, ha fatto la maestra, ci ha pensato su ed ora eccola lì, 28enne, con quel sorriso come se avesse vinto, perché chi ne ha passate tante sa godersi le cose belle della vita.

La partita, praticamente non c’è stata, se non nei primissimi game quando a suon di break le due hanno allineato le racchette. Troppo pesante la palla della Gauf, soprattutto nella risposta e nel gioco difensivo, per non minare le certezze di una Martina esausta, forse anche con la pancia piena dopo le imprese a ripetizione in questo faticosissimo torneo. Faticoso al punto che nel primo set ha chiesto anche l’intervento della fisioterapista per un problema alla coscia sinistra. Le gambe, quelle gambe "da atleta che avevo finito per odiare", racconta quando parla dei disturbi alimentari del passato, non reggevano più il ritmo della diciottenne americana, fortissima ma simpatica come le ganasce sulle ruote della macchina di domenica a mezzanotte. La Gauff si è lamentata con Marijana Veljovic, l’arbitro di sedia: "Lei urla e continua a farlo quando colpisco la palla". La Veljovic al cambio di campo durante i primi game ha tentato di attenuare il ’grunting’ di Martina chiedendole di contenersi un po’. ’Marti’ ha però replicato ha garbatamente: "Non faccio nulla di male e sono nelle regole no?". Ci chiediamo: cosa avrebbero dovuto dire ai tempi e a proposito di ’urletti’ , le avversarie della Sharapova?

In ogni caso, la 18enne Gauff dopo quei primi game a suon di break ha preso il largo e si è capito che Martina non avrebbe scalato la montagna americana, partita per la Francia numero 23 del ranking e ora numero 13 grazie alla conquista della finale da giocare con la Swiatek. A proposito: Iga vince consecutivamente da 34 incontri e ha agguantato Serena Williams all’ottavo posto nella classifica delle vittorie di fila, comandata dall’irraggiungibile Martina Navratilova a quota 74 davanti alla Graf (66) e Margaret Court (57).

Martina d’altra parte, arrivava a Parigi dal primo trofeo in carriera a Rabat, il ’250’ su terra rossa, dove ha battuto in rimonta la numero uno del torneo e 10 del mondo Garbine Muguruza. La giocatrice allenata da Matteo Catarsi ha dunque interrotto la striscia di di 10 vittorie consecutive e ora è la numero uno italiana con il 26esimo posto nel ranking Wta.

E il maschile? Oggi le due semifinali (dalle 14,45) Ruud e Cilic si giocheranno la chance di affrontare il vincitore del match tra Nadal e Zverev, la finale anticipata. Il favorito? Nadal a mani basse secondo i quotisti di Goldbet a 1,28 contro il 3,60 di Zverev.