Marta subito in trionfo con l’aria di casa

Prima gara in Europa e Bassino è gigante al Sestriere: battute le big, quarta Brignone. Terza vittoria italiana: la “valanga rosa“ non si ferma

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di Gianmario Bonzi

Fiducia fa rima con vittoria in casa Bassino. Marta ha ritrovato d’incanto sensazioni e sciata, il secondo posto di Killington era solo l’avvisaglia di un’altra probabile stagione da dominatrice, almeno tra le porte larghe. Puntualmente ieri a Sestriere è arrivato un nuovo trionfo in Coppa del Mondo, il primo in Italia (dopo il successo mondiale di Cortina, ma in parallelo) e a quasi due anni dall’ultimo, datato 17 gennaio 2021, sul ghiaccio di Kranjska Gora. In un gigante reso difficile dalla neve mutevole a seconda delle zone (retaggio della grande nevicata di venerdì, in precedenza la pista era stata preparata alla perfezione) la cuneese di Borgo San Dalmazzo riesce a interpretare al meglio due manche aritmiche, veleggiare senza calcare troppo con le lamine e chiudere alla grande il tratto finale semi-pianeggiante, in teoria non il più adatto alle sue caratteristiche. Morale, Marta rimonta dal secondo posto della seconda manche (a 7 centesimi da Vlhova) per conquistare con pieno merito la sesta vittoria in Coppa del Mondo (tutte in gigante, come Denise Karbon), terza per l’Italia dopo le due in discesa di Goggia a Lake Louise. Bassino si lascia alle spalle la campionessa olimpica in carica tra le porte larghe, la svedese Sara Hector, e l’oro iridato del 2019 nella specialità, la già citata Petra Vlhova. Per lei è il 23° podio in Coppa, diciassettesimo in gigante. Quarta a 66 centesimi una Federica Brignone ritrovata nella seconda manche tanto da realizzare il secondo miglior parziale dietro a Hector e davanti a Bassino su una pista, la Kandahar Giovannino Agnelli, dove aveva vinto quasi tre anni fa ex-aequo con Vlhova. Quinta la francese Tessa Worley, sesta la statunitense Mikaela Shiffrin, che mantiene la vetta della generale di Coppa del Mondo con 25 punti sulla slovacca, mentre Bassino, vincitrice del trofeo di specialità nel 2020-2021, si prende quella di gigante con 40 punti su Hector. Straordinario undicesimo posto per Asja Zenere, 26 anni tra tre giorni, alla terza gara di Coppa dopo una carriera caratterizzata da mille infortuni, 28esima Roberta Melesi. "Sto sciando bene – le parole di Bassino – ho pensato “dai, che si può fare“ qui a Sestriere. Durante la gara mi sentivo in un rodeo, ma alla fine l’atteggiamento ha fatto la differenza. Quando ho tagliato il traguardo ho sentito il pubblico ed è stato bellissimo, da pelle d’oca. Penso che farò tutte le discipline, ma non lo slalom". "E’ stato un gigante davvero complesso – il commento di Brignone –. Sono soddisfatta di quello che ho tirato fuori nella seconda parte. Lake Louise era stata una batosta per me. Quando ho visto il risultato ero molto contenta. Non sono salita sul podio, ma chi mi sta davanti in questo momento è più forte".

In Val d’Isere Marco Odermatt domina, da copione, il gigante maschile, prendendosi il successo numero 14 in Coppa del Mondo, terzo stagionale, ma soprattutto sesto podio nelle prime sei gare in calendario, impresa mai riuscita a nessuno nella storia (Bode Miller si era fermato a cinque nel 2004). Gli azzurri: 12° con pettorale 49 Filippo Della Vite, al miglior risultato in carriera; 13° Simon Maurberger, mai così avanti in gigante, recuperando addirittura dalla trentesima posizione col terzo parziale, 24° Giovanni Borsotti. Oggi slalom, maschile e femminile.