MotoGp, Luca Marini: "So tutto di Vale, pronto a sfidarlo"

Il fratello di Rossi all’esordio nella classe regina con Ducati. "Un nuovo mondo per me, ma dopo le prime gare voglio già stupire"

Luca Marini, 23 anni, con la Ducati Avintia Esponsorama del Team Sky-VR 46

Luca Marini, 23 anni, con la Ducati Avintia Esponsorama del Team Sky-VR 46

Tavullia, 6 marzo 2021 - La voglia di cominciare batte l’emozione 1-0. "Ma secondo me, il risultato – sorride Luca Marini – è anche più rotondo. Più netto". Del resto, lui, il ragazzino cresciuto e coccolato nel Team Sky-Vr 46, oggi pilota Ducati, in Avintia, il salto nella MotoGp l’aveva messo nel mirino da tempo. Da sempre. E se a questo aggiungi che il dettaglio, assolutamente influente, che il primo rivale di Marini, in MotoGp, sarà nientemeno che suo fratello, Valentino Rossi…

"Per essere sincero – si racconta, Luca – con Vale ho parlato davvero poco di quello che mi aspetta. Lo faremo in questi giorni che il Mondiale si mette in moto. Penso che faremo qualche discorso in chiave tecnica, sulle gomme, sulle traiettorie…".

Poi inizierà la sfida: quella vera. Come si immagina il primo duello con Valentino?

"Ci conosciamo molto bene, lui conosce me, i miei punti di forza e non. Io conosco i suoi. Magari la prima sfida arriverà in rettilineo, anche se lui stacca davvero al limite. Magari lo passo, poi però…".

Fratelli, nemici (nel senso sportivo della parola), rivali ma con un pizzico di… rispetto familiare: quale la descrizione più adatta al duello Marini-Rossi?

"Dico che sarà tutto molto particolare. Sarà una situazione particolare. Lo fu la prima volta che ci siamo allenati insieme al Ranch e a maggior ragione lo sarà adesso che sono con lui nella categoria più bella del motociclismo. Poi mi abituerò e ci abitueremo a confrontarci, a sfidarci e l’effetto sorpresa-curiosità sarà meno pesante".

Luca, bella sensazione anche quella di aver accompagnato lo Sky-Vr46 in MotoGp: si sente il portabandiera di un progetto destinato a crescere?

"E’ una storia importante l’arrivo dello Sky-Vr46 nella classe regina. Qui c’è il top, c’è il massimo del motociclismo e qui la battaglia, per ogni posizione sul podio o in classifica vale il doppio. Il triplo. Come mi sento ad essere il primo ragazzo del team a sbarcare in MotoGp? Io credo che fosse inevitabile, per il mio progetto di crescita, perché sono il fratello di Vale, perché…".

A proposito, quale il suo traguardo personale alla prima stagione nella top-class?

"Il mio sarà un Mondiale diviso in due. Nella prima parte dovrò studiare, capire, scoprire tutto di questo nuovo mondo. Poi potrei togliermi qualche soddisfazione".

Il ds della sua nuova casa, il Team Avintia, Xaus sostiene che in lei c’è già un bel pezzetto dell’eredità di Rossi: è così?

"Di sicuro entrambi siamo molto attenti ai dettagli e in ogni caso io cerco di vedere, rileggere e capire tutto quello che di grande e positivo ha fatto nella sua lunghissima carriera".

In Ducati è arrivato insieme a Enea Bastianini, quello che le ha preso il titolo di campione di Moto2, nel 2020: sarete ottimi compagni di avventura, oppure…

"Non saremo fratelli (sorride ndr), è evidente. Ma con Enea ci conosciamo da sette anni, siamo cresciuti insieme e sono sincero quando dico che è bello essere nella stessa squadra. Io credo che abbiamo i numeri e la capacità di fare bene entrambi".

E’ uno spot, questo, che farà felice Ducati. Curioso di scoprirla in questi giorni di test in Qatar?

"Altro che. Ho trovato l’ambiente Ducati molto positivo. E’ stato un impatto incoraggiante con un gruppo assolutamente motivato. Ora però ho una voglia matta di scoprire la moto. Di sentirla mia". E’ di lanciare subito, in qualche modo, la sfida al fratello-rivale. Come al Ranch. Più che al Ranch.