Martedì 23 Aprile 2024

"Maradona, il più grande: Napoli richiamalo"

Oggi Diego compie 60 anni. Gli auguri di Bruscolotti, compagno nello scudetto del 1987: "Pelè non me ne voglia, non c’è storia"

di Mattia Todisco

Sono sessanta, proprio oggi. Cifra esatta dal giorno che diede i natali a Diego Armando Maradona, in quel di Lanus, nell’Argentina che lo venera come massimo interprete della storia del calcio albiceleste. Ci sono due posti nel mondo nel quale non esiste dubbio non solo su chi sia stato il migliore del Paese, ma del mondo intero. Il primo è la patria, il secondo è Napoli, Italia. La sua seconda casa, quella in cui Maradona ha stabilito un regno sancito da due scudetti, nell’87 e nel ‘90, più una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Tanti i compagni di squadra ai quali la presenza del "Pibe de Oro" ha permesso di coronare un sogno tricolore ancora più bello per chi a Napoli è nato o cresciuto, come il salernitano Giuseppe Bruscolotti.

Cosa ricorda di quegli anni? "Che furono meravigliosi, per me molto importanti. Inseguivo uno scudetto da tanti anni e ho avuto il piacere e l’onore di trovarmi a fianco del miglior giocatore al mondo, vincendo a Napoli. Non so se avremmo portato a casa qualcosa senza di lui, ma d’altronde i ’se’ e i ’ma’ valgono poco. Vale quel che è successo".

Cosa significava avere Maradona ogni giorno nello spogliatoio?

"A prescindere da quel che eravamo in campo, esisteva un rapporto d’amicizia che andava ben oltre. Lui ha sempre avuto parole d’elogio nei miei confronti. Per me è più semplice parlare bene di lui perché è stato il più grande di tutti i tempi. Il fatto che sia spesso accaduto anche il contrario è motivo di grande orgoglio".

Nessuna discussione quindi: Maradona è stato il più grande di tutti i tempi?

"Io sono di parte, ma è vero anche che spesso si parla di giocatori che tra loro hanno giocato in epoche molto diverse. Non disconosco quel che è stato il grande Pelé, ma Diego faceva cose a tutta velocità e con marcatori spietati. Ha dimostrato al di fuori del Sudamerica quel che era".

Cosa è successo a Maradona negli anni seguenti?

"Quel che può accadere a ognuno di noi. Nessuno è maestro di vita e di insegnamento. Ognuno di noi se fa errori li paga".

Crede che il Napoli potrà riconquistare lo scudetto a breve?

"La società si sta muovendo, anche quest’anno nonostante la crisi. Non ha trascurato la squadra, l’ha potenziata. Questo dimostra le velleità di arrivare fino in fondo e vincere".

Sarebbe favorevole a un suo ritorno a Napoli in vesti da allenatore o dirigenziali?

"Lui verrebbe volentieri. Però sono discorsi che vanno rivolti alla società. Io lo prenderei di corsa e per un ruolo importante. Non ha bisogno mica di fare l’ambasciatore. Quello in pratica lo fa senza che gli diano il ruolo, perché basta che si muova e tutto il mondo parla di lui e di quello che è stato".