Mercoledì 24 Aprile 2024

Mancio, la prova del 9 prima dell’Europeo

Stasera a Bologna contro i cechi il ct cerca l’Italia per il debutto con la Turchia: ballottaggio Immobile-Belotti. Sensi ko: spazio a Pessina

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di Paolo Franci

L’unico titolare fisso è il dubbio. Lo stesso che ha lacerato il Mancio fino all’ultimo secondo prima della dead line per le convocazioni. Lo stesso che, intimamente, lo assilla sulle scelte logiche ma non per questo semplici, se poi si decide di portare giocatori non al meglio come Sensi, Verratti e Pellegrini e cioè tre su sette a centrocampo. L’interista però, ieri ha praticamente salutato l’azzurro. Un risentimento muscolare agli adduttori - ricaduta dell’infortunio accusato il 23 maggio durante Inter-Udinese - lo mette praticamente fuori gioco mentre si spalancano le porte per Pessina, ’l’uomo di scorta’ tenuto in caldo proprio per le condizioni precarie di Sensi e Verratti.

Eppoi, chiaro, ci sono le scelte di giornata che poi di giornata non sono, perchè quel che vedremo stasera sarà il ’copia e incolla’, più o meno, di quel che sarà contro la Turchia. Sentite il ct Mancini, prima del ko di Sensi: "Non avremo difficoltà a fare la squadra, e credo che possa somigliare a quella dell’11 giugno anche se c’è ancora tempo". Jorginho avrebbe dovuto riposare dalle fatiche di Champions, ma probabilmente giocherà uno spezzone, con Cristante pronto a subentrare. Non c’è Verratti, Pellegrini sta bene ma "non lo rischio", dice il ct. Però, dopo una vita e tante partite tra il facile e lo sperimentale, ecco una gara vera contro una squadra forte in fase offensiva, quello che ci vuole per capire come sta quest’Italia dopo la passeggiata con San Marino.

Dei tre possibili ballottaggi per questa sera, quello più in equilibrio è tra Emerson Palmieri - che ha chiesto di dargli tregua sui rumors di mercato... - e Spinazzola sulla fascia sinistra, detto che a destra c’è Florenzi. Il romanista è leggermente favorito ma, l’abbiamo detto, il dubbio è l’unico titolare fisso per un allenatore perfezionista che la notte prima delle gare si gira nel letto nel tormento tra scelte e mosse tattiche. Un grande classico per Mancini, tecnico che le scelte definitive le valuta leggendole in controluce con il sole che sorge il giorno della gara. Poi, Berardi o Chiesa? Qui l’uomo giusto dovrebbe essere Domenico, in impennata tra assist e gol.

Oltre ai dubbi, ci sono le certezze. Quelle del ct su Giacomo Raspadori, per il quale, sognando la finale di Wembley, si lascia andare sulla via dell’entusiasmo: "Giacomo potrebbe essere il futuro della Nazionale. Ha qualità straordinarie e questa è stata l’unica motivazione della convocazione. Spero che possa entrare e fare come Paolo Rossi...". Benedizione parecchio impegnativa quella del ct, ma è anche vero che il ragazzo del Sassuolo può giocarsela con calmaperchè non è sulle sue spalle la pressione del gol a tutti i costi. E qui siamo all’ultimo dubbio, quello in attacco dove c’è da capire chi sarà seduto sulla Poltrona per Due confezionata dal ct. Chi, dunque, tra Ciro & Gallo? Più il primo che il secondo, sembrerebbe, sempre ricordando che né uno né l’altro rappresentano la punta ideale del ct. Ed è per questo che Mancini fa quel paragone con Pablito, perchè uno come lui l’ha cercato invano per tre anni senza trovarlo, tra illusioni e delusioni. E se fosse proprio lui, Giacomino?