Giovedì 18 Aprile 2024

Mancini sceglie Scamacca e Joao Pedro

Spareggi mondiali, bocciato Balotelli: il ct chiama anche Luiz Felipe in difesa in vista della partita contro la Macedonia del Nord

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di Paolo Franci

Mario no. Niente da fare. Roberto Mancini ha preferito puntare sul sicuro, dopo averlo convocato per lo stage di fine gennaio. Non lo ha visto male, Balotelli, anzi, ma non così bene da farlo vacillare per lo spareggio con la Macedonia del Nord. E, si spera, con una tra Portogallo e Turchia per la finalina dei playoff che vorrebbe dire Natale in Qatar, titolo che sa di allegro cinepanettone e scaccia, almeno per ora, l’ipotesi di un drammone a cui neanche vogliamo pensare.

Le novità si chiamano Joao Pedro e Luis Felipe. Sul primo il ct ci conta, anche se poi arriverà il momento delle scelte e questi 33 diverrano 23 per la sfida con la Macedonia. Il secondo se la gioca in funzione delle condizioni di Bonucci e Chiellini, la Grande Incognita (con la maiuscola, conoscendo il ct) che si porta dietro la Nazionale. Come stanno i due ’leader’ della difesa? Chiellini, domani con la Salernitana, è in lizza per un posto da titolare. Il suo ’gemello’ - così lo ha definito in un’intervista al Times il Chiello - Leo è a rischio e bisognerà vedere se riuscirà a recuperare per la Macedonia del Nord o per quella successiva (scongiuri...). Nel caso, pronto Bastoni e forse Acerbi, ma occhio a Luiz Felipe. Un’altra mezza novità (era stato convocato nel novembre del 2020) è Mattia Zaccagni, esploso con Sarri e di grande prospettiva azzurra. Tornano Politano e Gollini e soprattutto torna Stefano Sensi, sfortunatissimo nella parentesi interista e messo fuori gioco (anche) all’Europeo per una serie di acciacchi che pareva interminabile. Alla Samp è rinato e dunque rieccolo. Locatelli c’è, ma si aggregherà al gruppo una volta negativizzato, essendo positivo al Covid. Proprio a centrocampo, la concorrenza è aggueritissima ma è là davanti che si decideranno le sorti della nostra Nazionale in ottica Qatar.

Il Mancio punterà forte su Immobile, ancora una volta, benché non sia affatto la sua punta ideale. Lui ama giocatori che sanno manovrare ’alla Aguero’, giusto per ricordare quell’altra grande impresa a Manchester, con il City. O che sappiano fare la guerra in area e al limite per favorire gli inserimenti. Ciro non è nè uno nè l’altro, ma segna come un matto. Da quando è alla Lazio ha sempre segnato almeno 15 gol, sei stagioni di fila. Però l’uomo nuovo è senza alcun dubbio Gianluca Scamacca. Dopo Ciro, è il terzo italiano ad aver segnato di più (13) dietro al ’gemello’ Berardi. E in quel Sassuolo, Scamacca gioca e fa giocare, duetta con Raspadori e Berardi ma sa far ’entrare’ esterni e centrocampisti. Il ct lo ha visto molto bene, Dionisi glielo ha risparmiato contro lo Spezia, anche se poi è entrato e ha fatto gol su punizione. Eh sì, c’è da risparmiarli un po’ gli azzurri, perché - ricorderete -il presidente federale Gravina aveva chiesto alla Lega di A di spostare la giornata di campionato in corso, ricevendo un secco no. Alla faccia della maglia azzurra che unisce il Paese.

I convocati: Cragno, Donnarumma, Gollini, Sirigu; Acerbi, Bastoni, Biraghi, Bonucci, Chiellini, Di Lorenzo, Emerson, Florenzi, Luiz Felipe, Mancini; Barella, Cristante, Jorginho, Locatelli, Lo. Pellegrini, Pessina, Sensi, Tonali, Verratti; Belotti, Berardi, Immobile, Insigne, Joao Pedro, Politano, Raspadori, Scamacca, Zaccagni, Zaniolo.