Giovedì 18 Aprile 2024

Mancini ci pensa, Balotelli tornerà in azzurro

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Sicuro no. Possibile sì. Sulla suggestiva ipotesi che Mario Balotelli possa tornare a vestire la maglia azzurra per lo stage della Nazionale in programma durante la sosta del campionato – dal 26 al 28 gennaio a tre anni di distanza dall’ultima volta – la posizione del ct azzurro Roberto Mancini è questa. Ci pensa, perché per lui Mario è Mario e perché come ha sempre ripetuto sin dal giorno del suo insediamento, il ct campione d’Europa non chiude le porte in faccia a nessuno per filosofia. E le sue convocazioni stanno lì a dimostrarlo: "Sognare la nazionale non solo è un diritto, ma un dovere di ogni calciatore" aveva spiegato in passato. Una sorta di mantra che ha spalancato le porte a giocatori anche stagionati, come ad esempio Quagliarella, o giovanissimi, come fu per Zaniolo o Raspadori, convocato addirittura per gli Europei.

Sì, ma perché Mario? Beh della penuria di centravanti che stiano fornendo un rendimento di livello si sa. Il solito inossidabile Ciro Immobile, poi Scamacca e poi il vuoto. Per lo stage potrebbe arrivare la chiamata a sorpresa magari di Destro, otto gol quest’anno e il ct potrebbe decidere di rompere gli indugi su Joao Pedro. Però Mario è Mario. E per l’ennesima volta sembra aver dato segnali di rinascita. In Turchia, all’Adana Demirspor con Montella in panchina Mario sta facendo molto bene e ha segnato 8 gol in 20 partite.

L’ultima apparizione di Balotelli in nazionale è del settembre 2018, quando gli azzurri pareggiarono 1-1 contro la Polonia in Nations League. Mancini l’aveva richiamato in azzurro subito dopo il suo insediamento e dopo un’eclissi del giocatore di quattro anni, dai disastrosi Mondiali 2014. Il ct avrebbe voluto farne l’architrave del suo progetto, responsabilizzandolo e puntando a farne un leader ma, si sa, Mario è Mario. Nel bene e troppo spesso nel male.

Paolo Franci