Lukaku solo Belgio e Inter Emerson Royal dice Barça

Romelu debutta oggi contro la Russia e ribadisce la sua fedeltà ai nerazzurri. Il sacrificato sarà uno tra Hakimi e Martinez. "No" dell’esterno brasiliano

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di Mattia Todisco

Tra i nomi che potrebbero lasciare l’Inter finora non è quasi mai balzato alle cronache quello di Romelu Lukaku. Sebbene il Chelsea abbia fatto un sondaggio e il Tottenham si stia guardando attorno per l’eventuale sostituzione di Harry Kane, l’intenzione del belga ad oggi sembra quella di proseguire nell’avventura in nerazzurro. Ieri un’ulteriore conferma in un’intervista rilasciata a HLN, un gioco di scelte tra due opzioni a cui "Big Rom" si è sottoposto rispondendo "Inter" quando messo di fronte al bivio tra i nerazzurri e il Chelsea. "Con l’Inter ho appena vinto un titolo ed era il mio sogno da bambino, nel Chelsea invece ho fallito", la spiegazione di Lukaku che stasera col suo Belgio debutta all’Europeo contro la Russia. Dei meriti di Lukaku ha parlato anche Steven Zhang definendo "speciale" il belga, "non solo come giocatore che segna tanto, ma come persona".

A questo punto è più facile pensare che a lasciare l’Inter, per ragioni economiche, sia uno tra Hakimi e Martinez. La giornata di ieri non ha registrato passi avanti nelle trattative con Psg e Chelsea (per il marocchino) o con le tre grandi di Spagna (per l’argentino). Resta quindi in piedi l’offerta da 60 milioni di euro dei parigini, in attesa che i club interessati facciano le proprie mosse. L’Inter permane nella sua posizione riguardo alle contropartite: no grazie, servono i contanti. In più Emerson Royal, che il Barcellona potrebbe mettere sul tavolo per arrivare a Lautaro, ha fatto capire a chiare lettere di voler giocare con i catalani.

Sulla sponda opposta del naviglio il Milan attende una risposta da Hakan Calhanoglu. L’Europeo è una manifestazione che può cambiare la situazione, anche se per ora l’unica offerta al turco è arrivata dal Qatar, campionato in cui il centrocampista offensivo non vorrebbe giocare. Maldini e Massara non hanno mai alzato l’offerta dai 4 milioni annui iniziali e a quella resteranno probabilmente fermi fino al 30 giugno, quando l’accordo in essere scadrà.