Lukaku-Ibra, eppure c’eravamo tanto amati

Pochi mesi insieme a Manchester nel 2017: Romelu vedeva Zlatan come un riferimento. Intanto oggi arrivano le squalifiche per il derby folle

Romelu e Ibrahimovic in maglia Manchester United

Romelu e Ibrahimovic in maglia Manchester United

Una giornata a Ibra e una a Lukaku. Così, da bravi nemici. Nello steccato del giudice sportivo, che oggi pomeriggio ufficializzerà i provvedimenti delle gare di Coppa Italia e, dunque, del derby più rovente degli ultimi anni, non si dovrebbe andare oltre il tariffario in versione ’classic’. Dunque, un turno a Ibra per il doppio giallo e uno a Lukaku perché ammonito e diffidato. E gli insulti? Il vodoo? Le madri, le mogli e gli spari in bocca?

Ibra e Lukaku, solo una giornata di squalifica per entrambi

Partiamo dal presupposto che il giudice sportivo giudica per le cose di campo e il cartellino sventolato in faccia ai duellanti sta a significare che l’arbitro Valeri è convinto di aver visto, sentito e giudicato tutto. In realtà, così non è: se davvero avesse sentito tutto, di facile pensare al rosso. Quindi, con uno scenario simile, è evidente come nel referto di Valeri non ci possa essere riferimento alle parole volate tra i due. E nel caso si facesse menzione delle ’carinerie’ tra i due, il caso si chiuderebbe qui perchè per la giustizia sportiva non si può essere giudicati due volte per lo stesso addebito.

DIscorso differente, invece, per l’apertura di indagine degli 007 della Figc. Vero: finchè sul tavolo del pm del pallone Chinè non atterrerà - il faldoncino dovrebbe arrivare nel pomeriggio - il referto arbitrale e quelli allegati degli ispettori della procura, fare una valutazione della vicenda esaustiva è impossibile. Ma, se è improbabile che il referto arbitrale possa contenere prove a carico dei due calciatori, bisognerà vedere cosa hanno annotato gli uomini della procura il cui compito però, è quello di riportare cosa accade fuori dal campo. Se per ipotesi, fossero successe cose gravi lontano dal terreno di gioco e gli ispettori lo avessero annotato, lo scenario muterebbe. In realtà però, anche gli 007 federali a bordocampo non avrebbero scritto cose enormi nel loro referto, a quel che risulterebbe.

Il che non significa che il pm del pallone non aprirà un’inchiesta. Può farlo, come di consueto e come accaduto mille e mille voler anche con i suoi predecessori, semplicemente acquisendo ’prove’ stampa e tv. E, se Ibra rischia il deferimento per le parole sul voodoo – nel codice non si parla di magia nera... ma se la cosa viene considerata un riferimento etnico, allora le cose cambiano - Lukaku potrebbe incorrere in sanzioni per quel "ti sparo in testa" tutto da chiarire.

Di questa vicenda triste, resta il rapporto elettrico tra i due, che però non è sempre stato così, alla faccia di tutto quel che si racconta ad ogni latitudine. Per dire: Ibra cedette la maglia numero 9 del Manchester United a Romelu che, con educazione e umiltà gliela chiese. E’ vera la storia della scommessa con Ibra che gli offrì "50 pounds per ogni stop riuscito" e Romelu non accettò mai. Però, racconta qualche ex compagno, era il modo in stile Zlatan di spingere un giovane compagno- che riteneva forte in prospettiva - a migliorarsi tecnicamente, visto che il fisico c’era già.

Poi, però, c’è il campo. Mou li mise in contrapposizione tattica e li schierò insieme una sola volta. E Romelu, acquistato proprio per sostituire lo svedese fermato da un grave infortunio, soffrì il ritorno di Ibra in campo, fino a risentirne nel rendimento. Tanto che la storica bandiera dei Red Devils, Rio Ferdinand arrivò a dire: "Penso che il suo problema più grande sia la presenza di Ibrahimovic". Presenza che ha sofferto anche Messi, per dirne una grossa. Però poi in tempi non sospetti e non molto tempo fa, Romelu ha spiegato di riconoscere in Ibra un modello, ringraziandolo per averlo "aiutato e sostenuto".

Dunque e alla fine: se lo scazzo violento tra i due fosse solo l’insana e anormale coda della tensione da derby? Se il duro scontro tra i ’Centravanti Alfa’ non fosse altro che la conseguenza della lotta per scudetto e la supremazia nell’area di rigore nel campionato più tosto al mondo? Pensiamoci su.