Mercoledì 24 Aprile 2024

Lukaku-gol, Inter agli ottavi: Zhang non cede

Batte il Viktoria con doppietta di Dzeko e reti di Romelu e Mkhitaryan, pass matematico. Zhang: "Il club non è in vendita"

di Mattia Todisco

Per il secondo anno consecutivo, Simone Inzaghi ha centrato il primo obiettivo stagionale dell’Inter: la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Vale più della stagione passata, andando a pesare le rivali. Una cosa è partire con davanti il solo Real Madrid nei pronostici (le altre del raggruppamento erano Shakthar Donetsk e Sheriff), un’altra è doversela giocare contro Bayern Monaco, Barcellona e il solo Viktoria Plzen a fare da sparring partner o quasi. I cechi, nella serata del match point nerazzurro, si sono dimostrati troppo "morbidi" per rappresentare un ostacolo. La vera difficoltà era di carattere psicologico, con il traguardo a un passo. C’è voluto un po’ per sbloccarsi e trovare la rete con Mkhitaryan, dopo qualche miracolo del portiere avversario. Tolto il tappo è stato un fiume in piena, fino al 4-0 finale ad opera del rientrante Lukaku, salutato da un triplo boato: al riscaldamento, all’ingresso in campo e al gol. "La qualificazione significa che il nostro allenatore e i giocatori stanno facendo molto bene e che il lavoro fatto negli ultimi anni è stato per il meglio – dice Steven Zhang al termine della gara – Inzaghi è un tecnico top, resiliente davanti alle difficoltà, in grado di qualificarsi pur in un girone così complicato". Dell’Inter si parla anche per la situazione societaria. "Negli ultimi anni siamo stati spesso al centro di speculazioni, dobbiamo concentrarci solo su noi stessi - prosegue - Non sto parlando con alcun investitore e il club non è in vendita. Finché sarò presidente saremo concentrati al massimo sulle vittorie. Nessuno poteva immaginare che potessimo essere qui sei anni fa. Abbiamo vinto tre titoli negli ultimi diciotto mesi, questo significa che abbiamo fatto le scelte giuste, ma non ci accontentiamo e anche in questa gara abbiamo dimostrato di essere una squadra vincente. Dedico questo traguardo ai nostri tifosi e a chi lavora attorno a me in società". Squalificato e sostituito da Farris in panchina, Inzaghi festeggia il lavoro completato. "C’era la speranza di farcela – dice -. Sapevamo che eravamo capitati in un girone difficilissimo. Barcellona e Bayern sono fortissime, siamo andati oltre le aspettative perché qualificarsi con una giornata d’anticipo è da applausi per i nostri giocatori". Una volta di più, tra i migliori c’è Hakan Calhanoglu nella posizione da regista. L’uomo del gol decisivo al Barcellona al Meazza, la carta giusta in assenza di Brozovic, vicino al ritorno in campo. Sabato sera ci sarà la Sampdoria. Poi una trasferta in Baviera che sarà affrontata in tutta serenità e ancora la Juve a Torino, dove Inzaghi spera di rivedere proprio il croato, dopo aver già recuperato Lukaku. Senza due titolarissimi, la squadra ha dimostrato di essere adatta al palcoscenico europeo. Andrà al futuro sorteggio sperando di non trovare di nuovo il Liverpool di turno a sbarrare la strada, ma se anche fosse se la giocherà sapendo di aver già saltato un girone che nulla aveva di semplice.