Venerdì 19 Aprile 2024

Lo credevano superato E Mou ribalta l’Inghilterra

E’ primo con il Tottenham che non vince lo scudetto da 60 anni. E domani farà sentire il rumore dei nemici contro il "suo" Chelsea

di Mattia Todisco

Quando a incoronarti sono i rivali storici, solitamente, la soddisfazione è doppia. "Se il Tottenham ha una chance di vincere il titolo è perché ha in panchina Mourinho", ha scritto pochi giorni fa Paul Merson, quotato opinionista in terra inglese con la particolarità di essere stato negli anni ‘80 e ‘90 un senatore dell’Arsenal. Un gunner che fa un complimento a uno Spurs, e che complimento. Il Tottenham non vince un trofeo dalla Carling Cup del 2008, ha vinto il massimo campionato inglese due volte nella propria storia di cui l’ultima nel 1961. Negli ultimi cinque anni è arrivato una volta secondo e due volte terzo, ha disputato una finale di Champions League perdendo contro il Liverpool un anno e mezzo fa. Manca quell’ultimo gradino che divide i piazzati dai vincenti e la società ha deciso a dicembre 2019 di affidare l’impresa a chi di trofei se ne intende. Gli ultimi passi in Inghilterra del portoghese erano stati incerti. Nel tourbillon della Manchester che meno ha riso negli anni più vicini, quella dei Red Devils, è finito infatti anche Mourinho dopo un promettente primo anno con tre trofei. Sembrava avesse perso un po’ il tocco magico, José, che da subentrato a Pochettino lo scorso anno non ha raddrizzato del tutto la rotta. A stento i bianconeri hanno centrato la qualificazione all’Europa League, aggiungendo un paio di pedine in estate. È tornato Gareth Bale, libero dalla prigione dorata al Real e sempre dalle merengues (dopo un anno in prestito al Siviglia con cui ha battuto l’Inter in finale di EL) è stato acquistato Reguilon. Qualche peccato di gioventù e di mentalità ancora da cementare si è visto anche in questo felice scorcio di stagione, come l’1-0 rimediato in casa dell’Anversa in Coppa. Per contro, il Tottenham ha piazzato due importanti paletti vincendo entrambi gli scontri diretti contro le due di Manchester, un roboante 1-6 contro Solskjaer e un 2-0 difesa e contropiede contro Guardiola. Mourinho è primo a pari punti col Liverpool, campione in carica e ancora squadra da battere nonostante una sfilza di infortuni importanti (Van Dijk l’assenza più grave e prolungata). Chelsea-Tottenham di domani alle 17.30 sarà un’ulteriore prova d’esame, come tante ce ne sono in un torneo nel quale solo il Manchester City ha centrato il "repeat" negli ultimi dieci anni, segno di un ricambio continuo di leadership tra le squadre più quotate.

Mourinho affronterà il suo passato, due le avventure con i Blues, per dare ancora più slancio a una cavalcata appena cominciata.